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Salto con gli sci
Salto con gli sci, Wisla si propone per recuperare la tappa maschile di Sapporo. Le donne cercano alternative
La cancellazione di tutte le gare di Coppa del Mondo di salto con gli sci previste in Giappone nel mese di gennaio, dovuta alla rigida legislazione nipponica in tema di prevenzione del contagio di Covid-19 per coloro che arrivano dall’estero, sta obbligando la Fis a riscrivere completamente il calendario. Tra settore maschile e femminile sono complessivamente evaporate ben sette competizioni spalmate su tre weekend. In altre parole, c’è tanto lavoro da fare per riempire i buchi generati dalla rinuncia del Paese del Sol Levante.
Fortunatamente in campo maschile si è già presentata un’alternativa. Nella serata di lunedì, la federazione polacca ha annunciato che Wisla si è candidata per ottenere la tappa del 20-23 gennaio, originariamente prevista a Sapporo. Non è chiaro se la località della Slesia sia disposta a organizzare tutte e tre le gare individuali che si sarebbero dovute tenere nell’Hokkaido, oppure se abbia proposto un programma più contenuto, ma quantomeno c’è chi è pronto a garantire un recupero.
Di certo c’è che la Fis vuole giustamente stringere i tempi, annunciando le modifiche al calendario entro Natale. Secondo i media polacchi, Wisla potrebbe non essere l’unica location interessata all’appuntamento. Anche la federazione tedesca e quella austriaca starebbero considerando l’ipotesi di farsi avanti. Nel caso della Germania, l’impianto più papabile sarebbe Titisee-Neustadt.
Se gli uomini non avranno problemi a trovare un rimpiazzo per gli eventi giapponesi, la situazione delle donne è più complessa. Tanto per cominciare perché le tappe da recuperare sono due (Sapporo era programmata per il 7-9 gennaio, mentre Zao avrebbe dovuto andare in scena dal 13 al 15 gennaio), ma soprattutto perchè sarebbe imperativo trovare il modo di salvarle entrambe. In primis poiché ricadono proprio nel periodo conclusivo della qualificazione olimpica, che avrà termine il 15 gennaio, in secondo luogo perché non sono previsti appuntamenti nel weekend del 21-23 gennaio, a tutti gli effetti “buco”.
Al momento non ci sono news riguardo i recuperi femminili, ma Silje Opseth ha pubblicamente esortato la federazione norvegese a farsi avanti per organizzare almeno una delle due tappe nipponiche. Oltre alla Norvegia, nel settore femminile i Paesi più interessati agli appuntamenti potrebbero essere Austria, Germania e Slovenia. Qualcuno di essi si farà avanti? Si attendono novità in merito, ma di sicuro sarebbe deleterio per l’intero settore avere una Coppa del Mondo femminile destinata a fermarsi per quasi un mese dopo le gare di Ljubno (San Silvestro – Capodanno).
Foto: La Presse