Oltre Cinquecerchi

Scacchi: Magnus Carlsen Campione del Mondo per la quinta volta consecutiva! Nepomniachtchi ancora sconfitto

Pubblicato

il

Magnus Carlsen, alle ore 16:51 italiane, conquista per la quinta volta di fila il titolo di Campione del Mondo di scacchi. Il norvegese, che dal 2013 siede sul trono iridato, fa sua anche l’undicesima partita del match contro Ian Nepomniachtchi, lo sfidante russo che nulla ha potuto, specialmente dal sesto confronto in poi, di fronte alla precisione del detentore. 7.5-3.5 il risultato finale. Carlsen raggiunge, per numero di corone mondiali, Mikhail Botvinnik, che fu grande negli Anni ’40, ’50 e primi ’60, e Viswanathan Anand, vincitore del titolo FIDE nel 2000 e, dopo la riunificazione, tra il 2007 e il 2012 prima di essere detronizzato dall’attuale campione nel 2013.

L’undicesima, e a questo punto ultima, sfida del match (non se ne disputeranno altre, essendo diventate inutili) comincia con una variazione sul tema rispondente al nome della Partita Italiana, detta anche Giuoco Piano. 4. d3 segna l’ingresso nel Giuoco Pianissimo, come si usò chiamare questa variante per iniziativa di Adolf Anderssen fin da metà ‘800, e già dopo dieci mosse si è fuori da tutti gli esempi giocati.

Carlsen sostanzialmente non vuole crearsi alcun guaio, sapendo benissimo che gli basta la patta per mantenere il vantaggio acquisito nel match e poi chiudere di sabato. Al contrario, quello che non ha margini è Nepomniachtchi, che, nona mossa (17 minuti e 51 secondi) a parte, spesso muove anche troppo velocemente, con processi decisionali quasi da partita rapid. La linea scelta alla ventesima mossa, nella battaglia a centro scacchiera, sarebbe anche interessante, ma a rovinare tutto ci pensa 23. g3, che guadagna sì la qualità (Cavallo per Torre), ma quel Cavallo serviva eccome. Di fatto, la partita la perde lì.

Carlsen, a quel punto, per evitare qualsiasi genere di rischio, invece di prendere linee forzanti con Cavallo e Donna a chiudere il Re vicino all’angolo destro, decide di entrare in un sicuro finale di Torre e pedoni vinto in virtù della forza, appunto, del pedone sulla colonna h, che infatti viene promosso a Donna. Dopo 49 mosse arriva l’ultima, definitiva, irrevocabile stretta di mano. Il titolo mondiale resta in Norvegia, a quel numero 1 del mondo che adesso andrà ad avere un ELO di 2865, a -17 dal suo storico massimo di 2882 raggiunto nel 2014 (parliamo, naturalmente, di cadenza classica). E, pochi minuti dopo la fine, il campione del Mondo che rimane tale, ricordando contemporaneamente la leggenda cestistica di Kobe Bryant, fa festa con un tweet chiarissimo.

NEPOMNIACHTCHI-CARLSEN: UNDICESIMA PARTITA

Foto: FIDE / Niki Riga

Exit mobile version