Oltre Cinquecerchi
Scacchi, Magnus Carlsen: “Questa 2a vittoria non viene senza la prima”. Nepomniachtchi: “Performance sotto il livello di Grande Maestro”
Conferenza stampa particolarmente sentita, quella successiva all’ottava partita del match tra Magnus Carlsen e Ian Nepomniachtchi. Il norvegese è salito sul 5-3 della sfida valida per il Campionato del Mondo, un confronto che potrebbe portarlo per la quinta volta sul trono iridato negli scacchi. Obiettivo sempre più vicino, visti gli avvenimenti odierno.
Carlsen ha definito 10. De1 “insipida”, spiegandola così: “Mi sono seduto pensando così a lungo che non ho potuto calcolare propriamente, così ho semplicemente pensato di cambiare le Donne e poi probabilmente sarebbe stata patta“. Più tardi: “Penso di poter dire che il mio cervello fosse fritto. Ho sentito che una battaglia fiera non era nei miei interessi“. Cosa ne pensava Nepomniachtchi della sua replica? “Non vedevo differenze tra 10… De7 e 10… Rf8; ho però pensato che sarebbe finita presto patta. 10. De1 era una brillante decisione pratica per offrirla silenziosamente“.
Poi l’accento si sposta su 21… b5, l’errore che ha condannato il russo: “Per un po’ ho rimpianto di averla giocata. In una posizione così simil-patta come quella, perdere un pedone in quel modo fa male. Chiaramente poi non ho difeso nel modo migliore, ma diventa davvero spiacevole e penso, francamente, che sia dura difendere dopo una cosa del genere“. E poi le scuse: “Vorrei scusarmi per la mia performance di oggi. E’ stata probabilmente non solo sotto il mio normale livello, ma anche sotto quello di un Grande Maestro“.
Dell’errore ha parlato anche Carlsen: “A essere onesto questa seconda vittoria non viene senza la prima, quindi è un po’ tutto connesso. Per dire, se avessi vinto la prima con Caruana in posizione vinta, o avesse vinto lui quelle in cui ce l’aveva, le cose sarebbero state assai differenti, ci sarebbero state molte più partite decisive. Non è uno shock che la seconda vittoria arrivi quasi subito dopo la prima”
Carlsen sul fatto di non aver giocato praticamente blitz in quel momento: “Avevo molto tempo, non c’era ragione di forzare le cose. Penso che la vittoria non stesse andando via, serviva solo cautela“.
Ancora lo sfidante: “L’obiettivo è lo stesso: devo tentare e vincere partite. Penso sia circa il livello di scacchi. Penso che a inizio match avessi delle chance e, per fortuna, se gioco bene le continuerò ad avere. E’ tutto legato al mio gioco. Non penso di dover pensare al punteggio, sarebbe però meglio se fossi in parità invece che con questo. Ma abbiamo quel che abbiamo“. Di rimando, Carlsen è soddisfatto: “Che posso dire, è enorme. Comunque sono piuttosto stanco e non vedo l’ora del giorno di riposo“.
Foto: FIDE / Eric Rosen