Oltre Cinquecerchi
Scacchi, Mondiali rapid 2021: Carlsen, Duda e Jobava guidano l’Open, Gunina e Kosteniuk il femminile. Moroni e Dvirnyy nelle retrovie
Si è conclusa da poco la prima giornata dei Mondiali rapid 2021 a Varsavia, che si è sviluppata su cinque turni nel torneo Open e su quattro in quello femminile. In nessuno dei due c’è un unico leader al termine delle lottate partite, che si sono disputate sulla cadenza di gioco di 15 minuti più 10 secondi a mossa per giocatore.
In particolare, nel torneo Open sono in tre ad avere la vetta con 4.5 punti: il detentore, Magnus Carlsen, il polacco Jan-Krzysztof Duda e il georgiano Baadur Jobava. Per quel che riguarda il norvegese, in particolare, si sono visti alcuni segni del suo stile: nel primo confronto molto bravo il georgiano Merab Gagunashvili a reggergli l’urto fino alla mossa numero 103, quando ha commesso un errore in un finale patto perdendo così la partita per immediato abbandono alla successiva (scacco di scoperta e Torre in presa). Solo l’armeno Samvel Tek-Sahakyan ha saputo strappargli mezzo punto, poi sconfitti anche il russo Dreev, l’indiano Harsha e Alexei Shirov, indomabile bandiera di Spagna (e, per alcuni periodi, Lettonia), il quale peraltro ha sprecato un bel vantaggio finendo poi per perdere con il Campione del Mondo assoluto.
Non è stato da meno, comunque, Duda: per la serie “aumento di difficoltà”, sono caduti uno dopo l’altro l’armeno Gabuzyan, l’uzbeko Vakhidov, l’ucraino Volokitin e il russo Kirill Alekseenko, che solo in primavera vedevamo al Torneo dei Candidati da wild card. Nel frattempo Jobava aveva battuto il russo Sychev, l’iraniano Ghaem Maghami, il polacco Dziuba e l’azero Muradli. Lo scontro diretto tra i due leader in quel momento ha visto succedersi errori piuttosto clamorosi da una parte e dall’altra, nel perfetto stile delle partite rapid, ed è finito quasi inevitabilmente patto.
Alle spalle dei leader, un gruppo particolarmente nutrito di 13 uomini che comprende tra gli altri russi Ian Nepomniachtchi e Alexander Grischuk, il francese Alireza Firouzja, l’olandese Anish Giri, l’israeliano Boris Gelfand e il diciassettenne uzbeko Nodirbek Abdusattorov. Quest’ultimo si è reso protagonista forse del colpo del giorno, battendo Fabiano Caruana al terzo turno prima di pattare con Nepomniachtchi e Grischuk. L’italoamericano è a quota 3.5 insieme al connazionale Hikaru Nakamura, tornato a giocare alla scacchiera vera e propria dopo un paio d’anni in cui lo ha fatto più che altro davanti a un computer. Più indietro Levon Aronian, alla prima da americano, e Daniil Dubov, tutti e due nel gruppo a quota 3.
Per quel che riguarda gli italiani, Luca Moroni è nel gruppo a due punti (106° posto, al netto dei vari spareggi tecnici) mentre Danyyil Dvirnyy è a 1.5 (co-141° posto). Veniamo a Moroni: dopo una prima partita con il forte GM ungherese Richard Rapport in cui ha cercato di giocare per vincere, con il Bianco, senza accontentarsi della patta, e invece è finito rinchiuso nell’angolo in basso a destra con annessa sconfitta, non è riuscito ad avere la meglio del meno quotato Jan Klimkowski (patta), perdendo poi con l’azero Haik Martirosyan. Successivamente ha pattato anche con l’altro polacco Daniel Sadzikowski, per poi cogliere la prima vittoria sull’indiano Gupta Sankalp. Dvirnyy, invece, ha pattato con il meno forte ucraino Vadym Petrovskyi, perso con i polacchi Jakub Kosakowski e Michal Krasenkow (noto per diversi contributi alla teoria dell’Indiana di Re ed ex n° 10 del mondo nel luglio 2000), e poi pattato le ultime due partite con il danese Jesper Sondegaard Thybo e lo spagnolo Josè Fernando Cuenca Jimenez. Moroni domani giocherà con il russo Grigoriy Oparin (non una grande fortuna, dal momento che è il 16° più quotato in gara e anche lui in giornata no, come il connazionale Vladislav Artemiev e l’indiano Pentala Harikrishna), Dvirnyy con l’ucraino (naturalizzato) Li Min Peng.
Passando invece al torneo femminile, ci sono due situazioni di punteggio pieno con Alexandra Kosteniuk e Valentina Gunina (che, inevitabilmente, si affronteranno nel quinto turno). Per l’una successi sulla rumena Sandu, sull’altra russa Maltsevskaya, sull’americana Zatonskih e sull’ulteriore connazionale Polina Shuvalova, una delle nuove leve di maggior spicco. Per l’altra, invece, vittorie sull’azera Zejnab Mamedjarova, sull’attualmente ceca Julia Movsesian, sull’ulteriore azera Turkan Mamedjarova e sulla tedesca Paehtz.
Alle loro spalle un quartetto composto dalla georgiana Nana Dzagnidze, dall’indiana Rameshbabu Vaishali, dall’ucraina Nataliya Buksa e dall’altra russa Anastasia Bodnaruk, tutte a 3.5 in classifica. Per quel che riguarda il gruppo a quota 3, invece, c’è anche Kateryna Lagno, sconfitta a sorpresa dalla connazionale Ovod nel secondo turno. Non va molto meglio a varie altre: Alexandra Goryachkina, l’indiana Humpy Koneru e l’ucraina Mariya Muzychuk sono tutte a 2.5, mentre è addirittura a 2 l’altra Muzychuk, Anna. In breve, qui più ancora che nell’Open sembra poter realmente succedere di tutto.
Foto: FIDE / Anna Shtourman