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Scacchi, Vachier-Lagrave vince i Mondiali blitz 2021. Titolo femminile alla 17enne Assaubayeva. Moroni e Dvirnyy, due giorni da ricordare

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Anche i Mondiali blitz di Varsavia, così come quelli rapid, si concludono con uno spareggio tra primi in classifica con relative polemiche e ironie. A vincere è il francese Maxime Vachier-Lagrave, che alla terza partita di tie-break riesce a sconfiggere il padrone di casa Jan-Krzysztof Duda con un bel finale di Torri scaturito da una Spagnola chiusa. A sei anni di distanza dal secondo posto di Berlino 2015, dunque, per il transalpino arriva l’alloro principale blitz a 31 anni, al termine di una giornata particolarmente caotica.

La positività al Covid-19 di alcuni giocatori, tra i quali Hikaru Nakamura, ha infatti ritardato l’inizio del gioco di un’ora. Nel 13° turno, tra i big, si notano due cose: il russo Daniil Dubov che, essendo accoppiato con l’americano, muove 1. e4 e poi vince perché ovviamente l’avversario non può presentarsi, e l’allungo di Levon Aronian in classifica battendo l’egiziano Bassem Amin. L’armeno diventato scacchisticamente americano è così a 1.5 punti di vantaggio su tutti.

Sembra per lui fatta, tanto più che Magnus Carlsen, dopo i tre ko di ieri, perde anche contro l’olandese Anish Giri e il russo Alexander Grischuk, portando a cinque le sconfitte nel torneo. Proprio Giri è vittima di Aronian al 16° turno, il che lascia quest’ultimo con ancora un punto e mezzo sull’indiano Arjun Erigaisi e due su tutti gli altri. Qui, però, succede l’imprevedibile: Aronian perde tre partite di fila, divorando così tutto il vantaggio a vantaggio di Dubov, che a due tornate dal termine è leader solitario. A quel punto, però, succede ancora di tutto: Alireza Firouzja lo batte, al culmine di una magnifica rimonta che finirà per contare 7 vittorie nelle ultime 8 partite. Al 21° e ultimo turno ci si presenta così: Dubov, Artemiev, Firouzja, Vachier-Lagrave, Duda e Aronian tutti a 14 punti, Carlsen a 13.5.

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Il Campione del Mondo assoluto fronteggia “MVL”, e subisce la sesta sconfitta, quella che lo manda definitivamente fuori dai giochi. Duda, battendo Artemiev, fa sì che non si realizzi la doppietta francese con Firouzja, che pur prevalendo su Aronian deve accontentarsi del terzo posto. Dubov patta con Giri, ormai fuori dai giochi, e così termina quarto davanti ad Aronian, Artemiev e all’azero Shakhriyar Mamedyarov nel frattempo riagganciatosi. Carlsen chiude nel gruppo a 13.5, precisamente in dodicesima posizione per effetto degli spareggi tecnici, ma non è l’unico grande deluso: un abbastanza incolore Fabiano Caruana termina a 12.5, pagando il momento a metà tra fine prima giornata e inizio seconda. Lo spareggio, come raccontato, consegna alla Francia una prima volta a livello di titolo mondiale blitz o rapid che sia.

Il capitolo italiani vede Luca Moroni e Danyyil Dvirnyy chiudere rispettivamente 100° e 102° a quota 10 punti, ma soprattutto nel caso del primo tale risultato non rende minimamente giustizia sia al torneo affrontato che agli avversari fronteggiati. Moroni, infatti, dopo la vittoria sul tedesco Rasmus Svane si ritrova a dover sfidare Firouzja: vince il francese in 32 mosse. Dopo aver perso anche col greco Mastrovasilis, rivince sull’inglese Howell, ma trova solo grossi calibri negli ultimi cinque turni: l’indiano Sarin Nihal, il russo ed ex campione blitz 2016 Sergej Karjakin, l’altro indiano Pentala Harikrishna, il neo-iridato rapid uzbeko Nodirbek Abdusattorov e infine il polacco Bartosz Socko, il primo dei giustizieri di Carlsen. Non è un caso, del resto, che la performance ELO del “Moro” sia di 2646. Il guadagno nel rating rapid, invece, è di 81.8 punti (arrotondabili ad 82): lo vedremo, in breve, a 2563 nella prossima lista FIDE. Quanto a Dvirnyy, invece, percorso inverso: una vittoria nei turni tra il 13° e il 18°, poi tre successi di fila con i polacchi Heberla e Nasuta e l’austriaco Dragnev. Un bilancio, per i due, comunque positivo e pieno di consapevolezza di potersela giocare anche con i grandi big.

Per quel che riguarda invece il torneo femminile, c’è una giocatrice che ripercorre le orme del citato Abdusattorov, ed è la kazaka Bibisara Assaubayeva, che con 14 punti su 17 amministra alla perfezione il vantaggio costruito nella prima giornata e fa suo il titolo blitz. Da rimarcare il fatto come non abbia ancora ottenuto il titolo di Grande Maestro: il suo rango, infatti, è Internazionale (IM, o MI nella traduzione italiana), anche se sulla sua prossima scalata non sembrano esserci poi tanti dubbi.

Due sole le sconfitte, entrambe contro russe, Valentina Gunina e Kateryna Lagno. Nessuna delle due è però la seconda, posizione che raggiunge Alexandra Kosteniuk, con un ruolino di marcia da 5.5 punti negli ultimi 6 turni, tale da portarla a superare sia Gunina che Polina Shuvalova, con la prima delle due che chiude sul gradino più basso del podio per spareggio tecnico. 11.5 punti per l’indiana Humpy Koneru, l’ucraina Nataliya Buksa e la georgiana Nana Dzagnidze, mentre nel gruppo a 11 si trovano Lagno, Alexandra Goryachkina e l’ucraina Anna Muzychuk, la cui sorella Mariya termina più indietro, a 10.

Si chiude così una cinque giorni caratterizzata da grande lotta, ma anche da numerosi problemi organizzativi, sottolineati a più riprese dai giocatori tramite i social network (soprattutto Twitter). Il tutto al netto del fatto che il tempo per organizzarsi da parte di Varsavia è stato davvero poco rispetto alla normalità, dal momento che parliamo di una città subentrata in corsa alla kazaka Nur-Sultan.

Un altro vincitore, in senso stilistico, c’è. Ed è Ian Nepomniachtchi, che in sala di gioco ha deciso di presentarsi con questo abito “mostruoso”, di sicuro il più appariscente di tutti i cinque giorni di Varsavia.

Foto: FIDE / Anna Shtourman – Mark Lishvitz

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