Sci Alpino
Sci alpino, Dominik Paris: ora arrivano le piste favorevoli! A Bormio per confermarsi re della Stelvio, poi le grandi classiche
Dopo la pausa natalizia la Coppa del Mondo maschile di sci alpino vivrà il suo ultimo appuntamento del 2021 con un trittico di gare a Bormio. In programma ci sono una discese e due super-G, con il “Re della Stelvio” che è pronto a salire nuovamente sul suo trono. Si parla ovviamente di Dominik Paris, che attende ardentemente queste tre gare per trovare la prima vittoria o comunque il primo podio di una stagione finora complicata.
L’altoatesino ha raccolto come miglior risultato un quarto posto sulla Saslong, pista mai amata da Paris e, dunque, è anche un risultato positivo per il velocista azzurro, che ha dimostrato di essere in crescita di condizione gara dopo gara. La stagione di Dominik può segnare una svolta proprio a Bormio, dove il nativo di Merano ha già vinto per sei volte in carriera, un record semplicemente straordinario.
Cinque di quei sei successi sono arrivati in discesa libera e proprio la gara del 28 dicembre è segnata con un circoletto rosso sul calendario dall’altoatesino. Vincere nuovamente sulla Stelvio darebbe ovviamente una spinta anche per i due successivi supergiganti, sognando la doppietta proprio come era accaduto nel 2018 e 2019 (in quell’anno due vittorie consecutive in discesa).
Dopo Bormio con il nuovo anno arrivano due grandi classiche come Wengen e Kitzbuehel. La Lauberhorn, però, non è mai stata una pista gradita a Dominik, che deve sfatare il tabù vittoria. In Svizzera è arrivato in carriera solamente un secondo posto nel 2020 e la speranza è quella che l’altoatesino ritrovi le sensazioni di quella stagione. Discorso diverso ovviamente per Kitzbuehel, con Paris capace di trionfare in quattro occasioni sulla mitica Streif e con l’obiettivo di centrare il pokerissimo nel 2022.
Bormio, Wengen, Kitzbuehel e poi l’atteso appuntamento di Pechino. I GIochi Olimpici sono il vero grande obiettivo della stagione e Paris vuole arrivarci al meglio fisicamente e mentalmente. La Coppa del Mondo sarà propedeutica per puntare alla medaglia olimpica, il trampolino verso la storia, per cercare quell’oro in discesa che manca all’Italia addirittura dall’edizione di Oslo del 1952, con il titolo vinto dal leggendario Zeno Colò.
Foto: LaPresse