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Sci alpino, Dominik Paris primo nella classifica di Coppa del Mondo di discesa. A Wengen dovrà difendersi, poi le piste favorevoli

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Dominik Paris ha vinto la discesa libera di Bormio ed è balzato in testa alla classifica della Coppa del Mondo di specialità. L’azzurro si è imposto sulla mitica pista Stelvio per la settima volta in carriera (sei in discesa, una in superG), confermandosi l’Imperatore indiscusso del tracciato in Valtellina e sciorinando tutto il suo immenso talento nella velocità pura. Il nostro portacolori svetta ora con 227 punti all’attivo e può fare affidamento su 10 lunghezze di vantaggio nei confronti dell’austriaco Matthias Mayer.

Gli altri rivali sono leggermente più attardati: lo svizzero Niels Hintermann a -49, il norvegese Aleksander Kilde a -58, lo svizzero Beat Feuz a -62 (paga a caro prezzo l’uscita odierna), l’austriaco Vincent Kriechmayr a -64. Il cammino è ancora molto lungo, visto che si sono disputate soltanto quattro discese sulle dieci in programma in questa intensa annata agonistica. Tutti i discorsi sono ancora aperti e saranno cruciali le gare che si disputeranno nel mese di gennaio, le imperdibili Classiche che da tradizione sono solite fare la differenza nella lotta per la conquista della Sfera di Cristallo.

Si ripartirà il 14-15 gennaio con due prove a Wengen (Svizzera), poi due discese a Kitzbuehel (Austria) il 21-22 gennaio. Dopo le Olimpiadi Invernali di Pechino 2022 si tornerà a gareggiare in discesa il 5 marzo a Kvitfjell (Norvegia) e poi ci sarà la conclusione il 16 marzo in occasione delle Finali di Courchevel/Meribel (Francia). Dominik Paris può già farsi un quadro delineato dei possibili scenari che lo attendono nei prossimi mesi ed è ben consapevole di cosa dovrà fare in pista se vorrà davvero mettere le mani sulla Coppa del Mondo di discesa libera, mai conquistata nel corso di una carriera condita da ben venti successi.

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Il 32enne deve necessariamente difendersi a Wengen. La massacrante Lauberhorn non è mai stata particolarmente gradita all’altoatesino, che lo scorso riuscì comunque a salire sul secondo gradino del podio (miglio risultato in carriera, in precedenza vantava la quarta piazza nel 2016 e l’ottava nel 2018, per il resto una sequela di piazzamenti fuori dalla top-10). Servirà inevitabilmente difendersi e cercare di limitare i danni, per poi scatenarsi nella doppietta di Kitzbuehel. Sulla mitica Streif, considerata l’Università della discesa libera, Dominik Paris ha vinto per ben tre volte in questa specialità (2013, 2017, 2019) e vanta altri due podi (secondo nel 2015 e terzo nel 2021), oltre al trionfo in superG nel 2015.

Le quattro prove di gennaio, in due templi intoccabili per lo sci alpino, renderanno la classifica più delineata e chiara alla vigilia delle Olimpiadi, dove il nostro portacolori dovrà cercare il colpaccio. Un peccato che non ci sia Garmisch in calendario, visto che è un autentico fortino dell’azzurro. Dopo l’esperienza a cinque cerchi si abbraccerà la pista in Norvegia, decisamente amata da Dominik Paris: a Kvitfjell, infatti, ha vinto in discesa nel 2016 e nel 2019 (anno in cui si impose anche in superG). Serviranno delle prestazioni di lusso, in modo da presentarsi a Meribel (dove fu 22mo nel 2015) con concrete chance di trionfo e con la possibilità di entrare nella storia dello sci italiano (soltanto Peter Fill ha vinto la Coppa del Mondo di discesa, nel 2016 e nel 2017).

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Foto: Lapresse

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