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Sci Alpino

Sci alpino, i precedenti dell’Italia nello slalom di Madonna di Campiglio. Alberto Tomba vinse tre volte

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Natale, per la Coppa del Mondo di sci alpino, spesso fa rima con Madonna di Campiglio. Anzi, per essere più precisi, lo slalom sulla celebre pista denominata 3-Tre, ci fa arrivare nel migliore dei modi alle festività. L’edizione di questa stagione si disputerà domani sera sotto le luci dei riflettori, per uno spettacolo, come sempre, impareggiabile. Su questa pista si sono scritte pagine epiche dello sci e l’Italia è spesso stata grande protagonista sulle nevi di casa. Andiamo, quindi, a ripassare con la memoria i precedenti sulla pista che nella sua parte finale prende il nome di “Canalone Miramonti”. 

Lo slalom è sempre stata la gara principe di Madonna di Campiglio. Si parte, addirittura, dall’edizione del 1970, con Gustav Thoeni secondo alle spalle del francese Henri Bréchu, ma davanti all’elvetico Dumeng Giovanoli. Da quel momento arrivò uno splendido filotto di successi. Nel 1971 sempre Gustav Thoeni vinse davanti ai transalpini Jean-Noel Augert e Patrick Russel, mentre nel 1972 fu Roland Thoeni a centrare il successo davanti al francese Alain Penz ed al polacco Andrzej Bachleda. Non solo, nel 1973 arrivò addirittura la doppietta azzurra, con Piero Gros davanti a Gustav Thoeni mentre al terzo posto troviamo il tedesco Christian Neureuther. Passano due anni e, nel 1975, salgono sul podio altri due azzurri, entrambi alle spalle del leggendario Ingemar Stenmark. Parliamo di Paolo De Chiesa e Fausto Radici. Il meglio, tuttavia, deve ancora venire, dato che nel 1977 l’Italia si consacrò con una tripletta, con lo stesso Radici a trionfare davanti a Gros e Gustav Thoeni.

Salto in avanti fino agli anni ’80, un periodo nel quale le soddisfazioni iniziano a rarefarsi, almeno nella prima parte del decennio. Troviamo, infatti, solamente un terzo posto di Paolo De Chiesa nel 1982 alle spalle dello statunitense Phil Mahre e Stenmark, mentre nel 1987 Ivano Edalini centrò un clamoroso successo davanti a Stenmark ed allo svizzero Joel Gaspoz. Ma, come è ben noto, la fine degli anni ’80 sanciscono il via dell’“‘Era-Tomba”.

Il fuoriclasse bolognese, infatti, scrisse pagine storiche sulla 3.Tre, ma andiamo con ordine. Il 16 dicembre 1987 centrò il suo primo successo, dominando davanti all’austriaco Rudolf Nierlich ed allo jugoslavo Bojan Krizaj. Passano 12 mesi, ma è subito bis, con vittoria e podio completato dal grande Marc Girardelli e dall’austriaco Michael Tritscher. Passiamo al 1991, e Tomba torna sul podio, al secondo posto in questa occasione, in mezzo ai norvegesi Finn Christian Jagge e Thomas Fodgoe. L’epopea di Alberto Tomba a Madonna di Campiglio prosegue con altri due secondi posti: il 15 dicembre 1992 ed il 20 dicembre 1993. Nella prima occasione fu il francese Patrice Bianchi a vincere, con Thomas Sykora terzo, mentre nella seconda fu lo sloveno Jure Kosir a trionfare, con Jagge terzo. Dopo qualche anno di pausa, la 3-Tre torna in calendario nel 1996 e il nostro fuoriclasse centrò la sua terza, ed ultima, vittoria su questo pendio, precedendo il francese Yves Dimier e Kurt Konrad Ladstaetter. Nella stagione successiva, il 17 dicembre 1996, Tomba fu ancora secondo, alle spalle di Sykora e davanti al francese Sebastien Amiez.

Dopo Alberto Tomba, bisogna attendere Giorgio Rocca per vedere di nuovo un italiano sul podio. Lo slalomista lombardo è stato in grado di salire ben tre volte sul podio a Madonna di Campiglio, nelle tre edizioni disputate. Il 10 dicembre 2001, infatti, il successo andò allo statunitense Bode Miller davanti al nativo di Braggio, mentre chiuse terzo il norvegese Tom Stiansen. Il 15 dicembre 2003 fu il croato Ivica Kostelic a beffare il nostro alfiere, con l’austriaco Manfred Pranger terzo. La vittoria per Giorgio Rocca arrivò, però, il 12 dicembre 2005 davanti a Benjamin Raich ed al finlandese Kalle Palander.

Ci ha pensato Stefano Gross il 22 dicembre 2016, a riportare il tricolore sul podio, dopo aver chiuso alle spalle di Henrik Kristoffersen e Marcel Hirscher. Nell’ultima edizione disputata, il 22 dicembre 2020, Alex Vinatzer è stato splendido terzo, alle spalle dei norvegesi Henrik Kristoffersen e Sebastian Foss Solevåg.

Ma, a Madonna di Campiglio, nella storia non si è corso solo tra i “rapid gates”. Sul “Canalone Miramonti” si è corso anche in gigante e l’Italia è stata protagonista. Successi per Gustav Thoeni nei 1970 e 1971, più un terzo posto nel 1971. Gradino più basso del podio anche per Helmuth Schmalz nel 1973 alle spalle degli elvetici David Zwillig e Adolf Rosti, mentre nel 1974 vinse Piero Gros con Tino Pietrogiovanna al terzo posto. Per Gros terzo posto anche nel 1975. Passiamo al supergigante, con tre sole edizioni, disputate. Vittoria per Michael “Much” Mair il 22 dicembre 1982 davanti all’austriaco Hans Enn e allo svizzero Pirmin Zurbriggen.

In combinata, con sei edizioni disputate, l’Italia vanta un solo podio, nel 1984 con Alex Giorgi che chiuse alle spalle del rappresentante del Liechtenstein, Andreas Wenzel, e lo svizzero Thomas Burgler. Nell’unica discesa libera disputata, invece, vittoria per l’austriaco Franz Klammer il 12 dicembre 1975 davanti allo svizzero Philippe Roux e al norvegese Erika Håker.

Foto: Lapresse

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