Sci Alpino

Sci alpino, il bilancio degli azzurri a Bormio: Paris trascinatore, Casse e Marsaglia rispondono presente

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La tre giorni di Coppa del Mondo di Bormio, ridotta a due eventi in seguito alla cancellazione del secondo superG, ha regalato segnali positivi ai colori azzurri non solo per quanto riguarda l’acuto di Dominik Paris in discesa libera. Matteo Marsaglia merita la sufficienza abbondante così come Mattia Casse che archivia una top-10 ed una top-20 nel giro di ventiquattro ore.

Tralasciando la prestazione deludente in superG dobbiamo celebrare l’ennesimo trionfo a Bormio di Dominik Paris, primo uomo di sempre capace di imporsi per sei volte tra le porte larghe sul medesimo pendio. Il classe ’89 ha inoltre raggiunto la ventesima vittoria in Coppa del Mondo nonché il quarantesimo podio nel massimo circuito, senza dimenticare che a Wengen indosserà il pettorale rosso di leader della specialità.

Merita un fragoroso applauso anche il veterano Matteo Marsaglia, decimo nella libera e dominatore (per quanto possa valere) della prima prova cronometrata. Il trentaseienne di origini romane pare stia vivendo una seconda giovinezza, forte di un bagaglio di esperienza che pochi possono vantare a questi livelli. Battagliare con tanti giovani pieni di energie ed oltremodo competitivi non è scontato, occorre valorizzare ogni punto messo in cascina dall’otto volte Campione d’Italia.

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Christof Innerhofer dal canto suo ha saputo riscattare una discesa mesta raggiungendo la tredicesima posizione in superG: dimostrazione del fatto che, nonostante un inizio di stagione opaco, è ancora più che degno di partire con i migliori nel primo sottogruppo. Anche lui come Marsaglia va lodato per grinta e impegno, ricordando le gioie e i momenti epici che in passato ha saputo far vivere ai tifosi azzurri.

Continua la crescita del nostro supergigantista di riferimento Mattia Casse, provvisto di tutte le qualità necessarie per affacciarsi spesso e volentieri nelle primissime posizioni di classifica in questa disciplina. Da segnalare inoltre gli step in avanti di Guglielmo Bosca, vicino alla zona punti nel doppio appuntamento e di Pietro Zazzi, squalificato con rammarico per aver infilato il braccio in una porta. Il giovane alfiere avrebbe conquistato la top-30 per la prima volta in Coppa del Mondo.

Il gruppo azzurro adesso ha qualche giorno per rifiatare prima di tuffarsi in un mese di gennaio rovente e inedito, che annovera ben cinque gare (quattro se non verrà recuperato il superG) dedicate alle discipline veloci sulle piste di Wengen e Kitzbühel. Bisognerà farsi trovare preparati poiché ogni volta che si transita in queste località la voglia di fare risultato investe tutto il campo partenti, sotto l’ala protettrice del capitano “Dommen” possiamo comunque sperare in altre belle soddisfazioni.

Foto: Lapresse

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