Sci Alpino

Sci alpino, Marco Odermatt fa suo il gigante in Val d’Isere. De Aliprandini sfiora il podio

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Marco Odermatt prosegue nel suo strabiliante inizio di stagione, trionfando anche nel gigante della Val d’Isere. Per lo svizzero si tratta della settima vittoria in Coppa del Mondo, la terza nel giro di due mesi dopo l’esordio a Soelden e quella in superG a Beaver Creek. L’elvetico si conferma il numero uno della specialità, dominando la gara francese e vincendo il duello con il rivale Alexis Pinturault, secondo a 59 centesimi dalla vetta.

Distacchi elevati per tutti gli altri, partendo già dalla terza posizione di Manuel Feller (+1.24). L’austriaco è protagonista di una bella rimonta nella seconda manche, recuperando dall’ottavo posto, sfruttando anche la caduta del croato Filip Zubcic, che ha sprecato una comoda chance di chiudere tra i primi tre dopo l’ottima prova a metà gara (era terzo).

Bella gara per uno sfortunato Luca De Aliprandini (+1.31), che sfiora il primo podio della carriera in Coppa del Mondo. Sono sette i centesimi che dividono l’azzurro da Feller. Una seconda manche molto simile alla prima, con il nativo di Cles che è stato tra i migliori nella parte alta, perdendo quei centesimi decisivi nel tratto finale.

Quinto il norvegese Henrik Kristoffersen (+1.59), che ha preceduto il tedesco Alexander Schmid (+1.92) e lo svizzero Loic Meillard (+1.93). A completare la Top-10 ci sono il francese Mathieu Faivre (+2.04), lo svizzero Justin Murisier (+2.14) e lo sloveno Zan Kranjec (+2.19).

Diciottesimo Giovanni Borsotti (+2.78), ventunesimo Alex Hofer (+3.42), al miglior risultato della carriera in Coppa del Mondo. Riccardo Tonetti spreca il tredicesimo posto della prima manche, commettendo un errore nella seconda, che lo ha praticamente messo fuori gara, a dodici secondi dal vincitore.

Odermatt allunga in vetta sia nella classifica generale di Coppa del Mondo con 446 punti contro i 310 dell’austriaco Matthias Mayer, sia in quella di gigante, dove l’elvetico conduce con 200 punti contro i 125 di Pinturault.

Foto: LaPresse

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