Sci Alpino
Sci alpino, sfuma il podio ma è grande Italia sul Canalone Miramonti: quattro azzurri nelle prime dodici posizioni!
Lo slalom in notturna di Madonna di Campiglio ha rispettato le attese nonostante sia mancato l’acuto dei padroni di casa che avrebbe reso indimenticabile la serata. Gli azzurri si sono comunque distinti tra i pali del Canalone Miramonti eD a fine seconda manche contiamo quattro portacolori nelle prime dodici posizioni, dimostrazione del fatto che l’Italia è ancora uno dei team più solidi in questa specialità.
Il migliore è stato Alex Vinatzer, trascinatore indiscusso del gruppo a soli ventidue anni. Quando scende il gardenese tratteniamo il fiato per via della sua sciata scomposta e a fil di palo, l’impressione è che con qualche tassello di esperienza in più possa compiere il definitivo salto di qualità, acquisire maggiore costanza e contendere il trono a Clement Noel (che ha dimostrato ieri di appartenere al mondo degli umani).
I veterani Manfred Moelgg e Stefano Gross dal canto loro faticano ad ingranare, rallentati dai molteplici acciacchi e dall’età che purtroppo avanza inesorabile. Meriterebbero un applauso ogni volta che si sporgono dal cancelletto, a prescindere dal risultato finale.
Si è comportato benissimo Giuliano Razzoli (settimo) supportato da una grande preparazione e dalla fiducia ritrovata già durante lo scorso inverno. Il campione olimpico di Vancouver 2010 a tratti riesce a sprigionare tutta la sua potenza, i migliori non sono così distanti e le due top 10 consecutive lo testimoniano. Il “Razzo” sta accendendo i motori, allacciamo le cinture perché ne vedremo delle belle!
Ottimi segnali sono arrivati anche dalle seconde linee: Simon Maurberger non è ancora lo sciatore competitivo del pre-infortunio ma la strada intrapresa per tornare sui livelli di un tempo è quella giusta, Tommaso Sala invece cresce gara dopo gara, si sta facendo le ossa nel massimo circuito e ad oggi costituisce insieme a Vinatzer il futuro della disciplina in casa Italia. La rincorsa al pettorale per Pechino dev’essere fonte di motivazione per entrambi.
Rivedremo gli azzurri destreggiarsi tra i pali snodabili il 5 gennaio a Zagabria, dopodiché mancheranno quattro appuntamenti prima dell’attesissimo evento olimpico. C’è ancora tempo per raggiungere la miglior condizione e farsi trovare pronti a febbraio, date le tante incognite che attendono gli sciatori in terra cinese non bisogna porsi limiti ma anzi occorre sognare in grande.
Foto: LaPresse