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Sci di fondo, Coppa del Mondo Lillehammer 2021. Torna la sprint, vinta nel 2018 da Federico Pellegrino

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La seconda tappa della Coppa del Mondo di sci di fondo si disputerà nel weekend a Lillehammer, località entrata nell’immaginario collettivo per essere stata teatro della mitica edizione dei Giochi olimpici invernali 1994, da molti considerata la più bella di sempre. L’ex capoluogo dell’ormai soppressa contea dell’Oppland ha fatto il proprio ingresso nel calendario del massimo circuito nel marzo del 1993, ma dopo aver ospitato i XVII Giochi olimpici invernali, è stata di fatto esclusa dal palcoscenico della Coppa del mondo per quasi vent’anni. Infatti tra il 1995 e il 2012 ha ospitato solamente una gara di primo livello. Il singolare “esilio” è terminato nel 2013, da quando invece la località della neo-istituita contea dell’Innlandet si è tramutata in appuntamento fisso di inizio stagione, rinunciando esclusivamente lo scorso anno a causa della pandemia di Covid-19.

In questo 2021 si disputeranno tre gare. Venerdì 3 dicembre è prevista una sprint a skating, sabato 4 è programmata una 15 km contro il cronometro, sempre a tecnica libera, mentre domenica 5 si assisterà a una staffetta (quattro frazioni di 7,5 km. Le prime due in alternato, seguite da altrettante in passo pattinato). Il fatto che la località norvegese abbia avuto un innevamento tardivo ha rappresentato una buona notizia, poiché gli organizzatori hanno cambiato il programma. Difatti nella giornata di sabato era originariamente previsto uno skiathlon, sostituito da una competizione decisamente più interessante.

SPRINT
La sprint non ha grande tradizione sulle piste di Lillehammer. Sinora se ne sono disputate solo quattro, equamente divise tra tecnica classica e skating.
Le due in alternato sono state vinte dallo svedese Calle Halfvarsson (2016) e dal norvegese Johannes Høsflot Klæbo (2017). Invece le due in tecnica libera hanno visto primeggiare il norvegese Pål Golberg (2014) e l’italiano Federico Pellegrino (2018).
Tra gli atleti in attività, vantano podi su queste nevi anche i norvegesi Emil Iversen (due secondi posti) e Finn Hågen Krogh (una terza piazza), nonché i russi Sergey Ustiugov e Alexaner Bolshunov, rispettivamente secondo e terzo in un’occasione. Va sottolineato come Iversen abbia arpionato la piazza d’onore in entrambe le tecniche.

15 KM PARTENZA A INTERVALLI
Anche la 15 km contro il cronometro ha pochi precedenti sulle piste del Birkebeineren ski stadium. A oggi, ne sono andate in scena solamente due.

Nel 2013 si corse in alternato, con vittoria del norvegese Pål Golberg davanti al kazako Alexey Poltoranin e all’altro norvegese Didrik Tønseth.
Invece nel 2018 si gareggiò a skating. La Norvegia realizzò una doppietta, in quanto si impose Sjur Røthe, che precedette il già citato Tønseth, il quale vanta quindi un piazzamento nella top-three in ambedue le tecniche. Il gradino più basso del podio fu invece occupato dal russo Denis Spitsov.

Sinora gli italiani hanno raccolto solo briciole in questo format. Il miglior risultato di un azzurro è infatti il 22° posto di Dietmar Nöckler in alternato nel 2013. A skating invece non si è andati oltre la 28ma piazza di Francesco De Fabiani datato 2018.

STAFFETTA
La staffetta ha invece cinque precedenti, due nella prima metà degli anni ’90 e tre in tempi recenti. Proprio in questa tipologia di gara si è verificato quello che viene ritenuto uno dei momenti più alti della storia dello sci di fondo italiano.

Il 22 febbraio 1994, in occasione della prova a squadre dei Giochi olimpici invernali, Maurilio De Zolt, Marco Albarello, Giorgio Vanzetta e Silvio Fauner conquistarono una sensazionale medaglia d’oro battendo la Norvegia padrona di casa. La volata con cui il carabiniere di San Pietro di Cadore batté Bjørn Dæhlie, ammutolendo ben 150.000 spettatori accorsi sulla pista per assistere a quello che veniva considerato un successo certo, resta una delle immagini più iconografiche di quelle Olimpiadi.

L’Italia è dunque una delle tre nazioni capaci di vincere una staffetta su queste nevi, sicuramente la più importante mai andata in scena. Gli altri successi sono equamente spartiti tra Norvegia (1993, 2015) e Russia (2013, 2019).

Peraltro la gara del 6 dicembre 2015 si è tramutata in un evento storico per i padroni di casa. La competizione venne vinta da Norvegia I davanti a Norvegia III e a Norvegia II. Il Paese scandinavo monopolizzò quindi per la prima (e unica) volta nella storia della Coppa del Mondo il podio di una staffetta.

Foto: La Presse

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