Sci di fondo
Sci di fondo, Federico Pellegrino non brilla nelle qualificazioni della sprint di Lillehammer. Benissimo Greta Laurent
Si sono da poco concluse le qualificazioni della sprint a tecnica libera di Lillehammer, in Norvegia. Sui 1600 metri di questo percorso comune a uomini e donne la trazione scandinava si fa importante, con due delle figure più in vista della specialità al comando nelle rispettive graduatorie.
Sul fronte maschile, per Federico Pellegrino non è una grandissima mattina: 19° tempo con 2’50″93. Fuori dai 30 un pur bravo Simone Mocellini, 34° in 2’53″12, e Michael Hellweger, 44° in 2’54″26. Niente sprint per Francesco De Fabiani, che ha deciso di concentrarsi sulle gare distance, mentre Davide Graz non ha messo piede a Lillehammer.
Comanda la classifica il solito Johannes Klaebo in 2’45″02: dietro di lui il francese Lucas Chanavat a 1″70 e l’altro norvegese Erik Valnes a 2″64. Proprio la Norvegia domina la top ten con Haavard Solaas Taugboel quarto a 2″85, Sindre Bjoernestad Skar settimo a 3″65, Paal Golberg nono a 4″36 e Haakon Skanes decimo a 4″63. Gli “intrusi” risultano essere due russi, il vincitore della settimana scorsa Alexander Terentev (+2″92, quinto) e Alexander Bolshunov (+3″17), e il secondo transalpino Richard Jouve (+3″69).
Nella competizione femminile, invece, sono tre le italiane a festeggiare il passaggio di questa fase: Greta Laurent, ottima quarta in 3’15″11, Caterina Ganz, tredicesima in 3’18″33, e infine Elisa Brocard, al 28° posto con il tempo di 3’21″26. Fuori invece Lucia Scardoni, cinquantesima in 3’25″24. Martina Di Centa, inizialmente indicata per la competizione, non è stata iscritta e risulta aver compiuto lo stesso ragionamento di De Fabiani.
Al comando la svedese Maja Dahlqvist in 3’11″59, seguita dalla norvegese Tiril Udnes Weng a 1″38 e dalla svizzera Nadine Faehndrich a 2″84. Con Laurent a 3″52, seguono le svedesi Johanna Hagstroem ed Emma Ribom a 3″65 e 4″16, poi le americane Julia Kern e Jessie Diggins a 4″90 e 5″08, la norvegese Kristine Stavaas Skistad a 5″34 e l’altra USA Rosie Brennan a 5″49. Sorprende, e non in senso positivo, l’eliminazione nettissima di Natalia Nepryaeva: per la russa 12″14 di ritardo e 41° posto, così come c’è il 44° a 12″84 per la norvegese Heidi Weng.
Foto: LaPresse