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Sci di fondo, Tour de Ski Lenzerheide 2021. Federico Pellegrino cerca il quarto podio consecutivo

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Nei prossimi giorni Lenzerheide terrà a battesimo la XVI edizione del Tour de Ski, ovvero la madre di tutte le prove multi stage dello sci di fondo. La manifestazione si è imposta come crocevia fondamentale per la conquista della Sfera di cristallo ed è diventata appuntamento ormai abituale delle vacanze natalizie, rappresentando peraltro una rivoluzione interna alla disciplina.

L’appuntamento è infatti concepito come una corsa a tappe ciclistica, in quanto lega i risultati di una serie di gare al fine di stabilire una classifica finale. Tuttavia, per rimanere nell’ambito delle discipline nordiche, sarebbe più corretto definirla uno scimmiottamento della popolarissima e ben più antica Tournée dei 4 Trampolini di salto con gli sci, che peraltro si svolge in contemporanea. Nel corso degli anni il Tour de Ski ha generato innumerevoli figli e figliastri, quali le prove multi stage di tre giorni, oppure autentici cloni (lo Ski Tour Canada del 2015-16 o lo Ski Tour 2020, tenutosi in Scandinavia).

In questo 2021-22 il Tour de Ski prevede solo sei tappe divise in tre località. Essendo inverno olimpico, la Fis ha pensato bene di alleggerire il programma allo scopo di evitare defezioni in massa. Si partirà da Lenzerheide (Svizzera), dove sono in programma una sprint a skating e una 15 km a tecnica classica contro il cronometro. Dopodiché ci si trasferirà in Germania, a Öberstdorf, sulle cui nevi andranno in scena una 15 km a skating mass start e una sprint in alternato. Infine ci si sposterà in Italia, in Val di Fiemme, dove si disputeranno una 15 km a tecnica classica mass start e la scalata Cermis.

Calendario Tour de Ski 2022: date, orari, guida tv, il programma delle sei tappe

Chiaramente, bisognerà attendersi una rivoluzione nella graduatoria di Coppa del Mondo. Infatti, come di consueto, il Tour de Ski assegnerà un numero spropositato di punti secondo l’abituale sistema di punteggio della manifestazione.
Dunque al termine di ogni tappa il primo raccoglierà 50 punti, il secondo 46, il terzo 43, il quarto 40, il quinto 37, il sesto 34, il settimo 32, l’ottavo 30, il nono 28, il decimo 26, l’undicesimo 24, il dodicesimo 22, il tredicesimo 20, il quattordicesimo 18, il quindicesimo 16, il sedicesimo 15 e via a scalare di uno sino al trentesimo, che otterrà 1 punto.
Ovviamente verranno assegnati punti di Coppa del Mondo anche sulla base della classifica finale del Tour de Ski, quadruplicando quelli del normale sistema Fis. Pertanto chi vincerà la manifestazione riceverà 400 punti, il secondo 320, il terzo 240, il quarto 200, il quinto 180, il sesto 160, il settimo 144, l’ottavo 128, il nono 116, il decimo 104, l’undicesimo 96, il dodicesimo 88, il tredicesimo 80, il quattordicesimo 72, il quindicesimo 64, il sedicesimo 60 e via a scalare di quattro sino al trentesimo, che raccoglierà 4 punti.

Venendo all’albo d’oro della manifestazione, in campo maschile le quindici edizioni andate sinora in scena hanno avuto nove vincitori diversi.
Fra di essi spicca indiscutibilmente Dario Cologna. Nel corso della sua carriera lo svizzero ha infatti conquistato ben 4 Tour de Ski (2009, 2011, 2012, 2018).
Una trittico di atleti ha invece primeggiato 2 volte. Si tratta del ceco Lukas Bauer (2008, 2010), del norvegese Martin Johnsrud Sundby (2014, 2016) e del russo Alexander Bolshunov (2020, 2021).
Infine hanno ottenuto 1 successo il tedesco Tobias Angerer (2007), il russo Alexander Legkov (2013), il norvegese Petter Northug (2015), il russo Sergey Ustiugov (2017) e il norvegese Johannes Høsflot Klæbo (2019).

Bisogna tuttavia rimarcare come l’edizione del 2015 sia passata di mano un anno e mezzo dopo la sua conclusione. Infatti inizialmente era stata conquistata da Sundby, che però nel luglio 2016 venne squalificato dal Tas al termine di una lunga vicenda giudiziaria a causa di consumo eccessivo di salbutamolo proprio durante l’evento. Di conseguenza il norvegese perse il successo finale, andato “a tavolino” al connazionale Northug.

Per quanto riguarda l’Italia, non solo non è mai arrivata una vittoria, ma anche i podi sono merce rara. L’unico piazzamento nella top-three è stato ottenuto da Giorgio Di Centa, il quale si classificò nell’ormai lontano 2008. Guardando agli azzurri in attività, invece, i migliori risultati sono due 9’ posti di Francesco De Fabiani (2016, 2019).

LENZERHEIDE – SPRINT A SKATING
Il Tour de Ski si aprirà con una sprint a skating, format andato sempre in scena quando si è gareggiato a Lenzerheide. Sinora si contano quattro vincitori diversi in altrettante prove disputatesi. Nell’ordine, i successi sono stati arpionati dall’americano Simeon Hamilton (dicembre 2013), dall’italiano Federico Pellegrino (gennaio 2016) dal russo Sergey Ustiugov (dicembre 2017) e dal norvegese Johannes Høsflot Klæbo (dicembre 2019).
Sul fronte dei podi la situazione è invece ben diversa, poiché Pellegrino è l’atleta ad aver raccolto il numero più elevato di top-three. Oltre alla sua affermazione, il trentunenne valdostano si è infatti fregiato anche di due secondi posti alle spalle di Ustiugov e Klæbo.

LENZERHEIDE – 15 KM TC CLASSICA INTERVAL START
A Lenzerheide esiste un solo precedente in questo format, tenutosi nel giorno di San Silvestro 2017. In quell’occasione si impose il beniamino di casa Dario Cologna, davanti al kazako Alexey Poltoranin e al norvegese Martin Johnsrud Sundby.

In generale, il dato più interessante riguarda il fatto che nella località del Canton Grigioni nessuno sia ancora riuscito a vincere nella stessa stagione sia la competizione sprint che una distance. Chi c’è andato più vicino è il già citato Klæbo, il quale due anni orsono primeggiò nella prova veloce dopo essersi classificato secondo nella 15 km mass start a skating, superato solo da Ustyugov. Va tuttavia rimarcato come quest’ultimo sia l’unico fondista a vantare successi in entrambi i contesti (sprint vinta nel dicembre 2017 e appunto mass start di 15 km conquistata nel dicembre 2019).

Foto: La Presse

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