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Tennis, Matteo Berrettini è stato il miglior giocatore dell’anno al servizio sotto pressione

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E’ stato un 2021 con un epilogo amaro per Matteo Berrettini. L’infortunio agli addominali l’ha costretto a una resa dolorosa nel corso delle ATP Finals a Torino e il forfait obbligato per la Coppa Davis immediatamente successivo ancor più difficile da digerire.

Tuttavia, l’anno del romano è stato straordinario, per la continuità di rendimento avuta e per i traguardi raggiunti: la Finale a Wimbledon e il successo nel torneo del Queen’s, cosa che nessun giocatore italiano aveva mai realizzato. Un tennista dunque che ha dimostrato di meritare a più riprese la posizione in classifica, che attualmente lo vede al n.7 del ranking.

Con la forza dell’accoppiata servizio-dritto, Matteo si è fatto largo nel circuito e a sostegno di ciò c’è anche un interessante studio statistico condotto dall’ATP in cui si dimostra che l’azzurro sia stato il migliore al servizio nel 2021 a gestire situazioni complicate e di svantaggio.

In questo articolo, curato dalla società di statistiche Infosys, è stato catalogato il fondamentale della battuta in base a differenti situazioni di punteggio, in relazione poi alla conquista del game. In altre parole, partendo da 0-15, da 0-30, 15-30, 0-40, 15-40 e 30-40, si sono analizzate tutte le situazioni nelle quali il servizio non sia stato perso e da questo punto di vista il tennista del Bel Paese si è dimostrato eccellente.

Di seguito le varie situazioni:

0-15 – Isner (84,3%), Berrettini (80,4%) e Djokovic e Federer (76,0%). In questa statistica, solo 14 giocatori sono stati in grado di mantenere il servizio almeno il 70% delle volte, quando hanno perso il primo punto di quella partita.

0-30: Djokovic (61,5%), Berrettini (61,3%) e Tsitsipas (59,1%) – Anche in questo caso troviamo Matteo e molto vicino a Djokovic. Solo loro due sono sopra il 60%. C’è da dire che se ci limitiamo alla terra, il leader è Tsitsipas che ha raggiunto il 65% delle partite giocate dopo lo 0-30.

0-40: Berrettini (38,1%), Isner (36,4%) e Dimitrov (35,7%) – Berrettini si dimostra il migliore, grazie al ricorso all’ace o al servizio vincente che spesso gli ha consentito di riemergere.

15-30: Berrettini (73,3%), Federer (72,5%) e Isner (72,5%) – Ancora una volta Matteo davanti a tutti. La media del circuito è del 55,7%, ben al di sotto dei numeri del romano.

15-40: Shapovalov (51,4%), Popyrin (46,7%) e Berrettini (46,3%) – Il canadese Shapovalov è stato l’unico nel 2021 che sia riuscito a mantenere più servizi di quanti ne avesse persi quando ha affrontato 15-40, tuttavia l’azzurro è con un’ottima percentuale.

30-40: Berrettini (61,8%), Shapovalov (59,8%) e Federer (58,8%) – Altro dato che conferma le qualità dell’azzurro sotto pressione.

Giusto precisare che la statistica sia stata elaborata sul fatto che i tennisti abbiano disputato almeno dieci partite e da questo punto di vista i dati di Federer vanno un po’ contestualizzati per via dei pochi match affrontati dallo svizzero.

Foto: LaPresse

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