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Tennis: Matteo Berrettini, un 2022 da vivere come giocatore ormai affermato

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ATP Cup, Australian Open, Rio, Acapulco. La prima parte del 2022 di Matteo Berrettini appare ormai definita in modo particolarmente chiaro. Il romano, per il terzo anno di fila, comincia la stagione con i galloni di giocatore tra i più importanti del circuito ATP. Gli danno ragione i risultati del 2021: finale a Wimbledon, finale a Madrid, quarti al Roland Garros, quarti agli US Open, e delle ATP Finals di fatto sfumate per un infortunio che gli ha chiuso la stagione senza il lieto fine che avrebbe meritato.

Il romano, ripresa la via della preparazione una volta chiuso il conto con il terzo infortunio serio dell’anno, è ora atteso da un inizio di anno in cui avrà da difendere i punti di varie belle vittorie nella competizione a squadre dell’ATP. Non facilissimo per diversi motivi: l’Italia è nel girone della Russia, passano solo le prime e questo vuol dire che sono legittime le possibilità che la formazione italiana possa non riuscire a giocare che tre incontri. Utili, comunque, al romano per mettere benzina nelle gambe in vista dell’appuntamento indubbiamente più importante del gennaio tennistico.

Gli Australian Open hanno un sapore più amaro che dolce per lui, nella maggioranza dei casi: valgono per tutti il 2020 con la sconfitta contro l’americano Tennys Sandgren e gli ottavi mai giocati del 2021, contro Stefanos Tsitsipas. Il greco, peraltro, fu avversario del numero 1 d’Italia in uno dei primi turni più interessanti del 2019, quando ancora l’azzurro non poteva essere testa di serie dopo il primo vero anno in cui era riuscito a entrare sul circuito ATP.

Sarà interessante scoprire cosa potrà dare la stagione sudamericana a Berrettini, che non è un habitué di tali tornei (Rio e Acapulco). Si tratta anche di una parte di stagione nella quale, considerati i problemi del 2021, c’è tutto da guadagnare in termini di classifica, e così sarà anche a Indian Wells e Miami, per motivazioni differenti. Fino a Montecarlo la strada verso le vette del ranking ATP può essere davvero importante per il numero 7 del mondo, qualora venisse finalmente lasciato stare da un fisico a volte difficile da gestire.

La ripresa delle operazioni del maggiore dei giocatori italiani è già sostanzialmente in corso, dopo qualche giorno di distacco mentale necessario per elaborare una stagione fatta di tanti alti. Chiaro, ancora capire cos’attendersi dal 2022 di Berrettini è impresa ardua, ma l’augurio è di rivederlo in ATP Cup come lo si rivide nel 2021. Allora era di ritorno dalla fase più difficile della carriera, ora da quella più esaltante. Soltanto Novak Djokovic l’ha fermato nei tre Slam senza infortuni, e mai in maniera semplice. Adesso le speranze di poter fare qualcosa di grande, 1000 o Slam che sia, sono e restano ben più che concrete.

Foto: LaPresse

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