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Tennis, Novak Djokovic: “Ho perso agli US Open, ma ho conquistato l’affetto degli appassionati”
Sono giorni molto particolari per Novak Djokovic. E’ notizia di poche ore fa la rinuncia del n.1 del mondo all’ATP Cup, torneo per nazioni che dal 1° al 9 gennaio si terrà a Sydney (Australia).
Una defezione che porta a chiedersi se Nole risponderà presente in vista degli Australian Open (17-30 gennaio), Slam di cui è il campione in carica. Un torneo che riveste un’importanza particolare: in caso di successo, il fuoriclasse nativo di Belgrado si porterebbe a quota 21 Major in carriera, superando gli eterni rivali Roger Federer e Rafael Nadal, senza considerare il decimo sigillo nella terra dei canguri.
Dubbi e perplessità ci sono sulla sua presenza, visto il forfait per l’ATP Cup citata e considerando l’aurea di mistero relativamente allo status vaccinale di Djokovic. Tuttavia, il balcanico ha potuto fregiarsi di un premio importante da L’Equipe, ovvero di miglior atleta maschile del 2021, conquistando questo riconoscimento insieme a Elaine Thompson della Giamaica, campionessa olimpica dei 100 e 200 metri premiata al femminile.
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Il serbo è il quinto tennista a ricevere questo premio, ricordando che i precedenti furono Andre Agassi nel 1999, Federer nel 2005, 2006, 2007 e nel 2017, Nadal nel 2010, 2013, 2017 e nel 2019 e Serena Williams nel 2015. Per l’occasione il n.1 ATP è tornato sui temi che hanno caratterizzato il 2021, come la Finale persa agli US Open contro il russo Daniil Medvedev che non gli ha permesso di completare il Grande Slam.
“Normalmente quando entro in un campo in partite importanti, non sono il favorito nel cuore dei tifosi. Ormai ci sono abituato. Ma a New York ho vissuto un qualcosa di opposto e mi ha colto completamente di sorpresa. Quel giorno Medvedev ha messo in atto uno schema di gioco perfetto e non sono mai stato capace di imporre il mio tennis visto che ero sempre indietro nel punteggio. In tutta la mia carriera ho saputo gestire la pressione, ma in quella circostanza non è stato possibile“, ha raccontato Djokovic.
“Per strada, la gente veniva a consolarmi, dicendomi che per loro ero stato il migliore. Non avevo vinto, ma avevo instaurato con le persone un legame speciale“, ha aggiunto il balcanico. Da questo punto di vista Novak ha anche parlato di quanto le Olimpiadi di Tokyo abbiano inciso: “Agli US Open avrei potuto fare meglio se non fossi andato alle Olimpiadi. Ero con poche energie, avrei avuto bisogno di più tempo per riprendermi“.
E poi la sottolineature sull’infortunio patito agli Australian Open 2021 nel corso del match contro l’americano Taylor Fritz: “Ho avuto un piccolo strappo muscolare. Solo la mia squadra sa cosa ho dovuto passare. Per me è stato un miracolo vincere quel torneo“.
Foto: LaPresse