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Tennis, Riccardo Piatti: “Jannik Sinner ha imparato molto dal 2021 e ora è pronto per un anno da protagonista”
Da qualche ora Jannik Sinner è sbarcato in Australia e ha dato ufficialmente il via alla sua prima fase della stagione 2022. Lo slam di Melbourne inizia a farsi sempre più vicino all’orizzonte e, per il tennista di San Candido, si apre una fase di capitale importanza per la propria annata. La ATP Cup, quindi un Australian Open da vivere da protagonista, due appuntamenti nei quali mettere in mostra quanto imparato negli ultimi 12 mesi e dimostrare di essere ormai una certezza di questo sport.
Occasione perfetta, dunque, per fare il punto della situazione assieme al suo coach Riccardo Piatti, che ha analizzato questo primo scorcio di 2022 in una intervista rilasciata a Supertennis. Per prima cosa ha tratteggiato le linee guida per il suo assistito. “L’obiettivo è disputare 55-60 partite: è il numero che serve per qualificarsi per le ATP Finals. Considerando il livello dei tornei a cui partecipa, se arriva a giocare quella quantità di partite finisce sicuramente tra i primi 8 del mondo”,
Il tecnico nativo di Como spiega, quindi, quali siano stati i maggiori passi in avanti compiuti da Jannik Sinner nel corso del 2021. “In primo luogo aver giocato in 13 tornei nuovi, dove non eravamo mai stati prima. Aver visto posti dove non era mai stato e aver sperimentato condizioni diverse tra di loro è un fattore importantissimo che tornerà utile nel 2022. Per fare un esempio, Madrid e Barcellona sono due tornei sulla terra battuta, ma per le condizioni di gioco richiedono due modi diversi di interpretare la partita. Jannik ha fatto bene a Barcellona e poi a Madrid ha perso da Popyrin proprio perché ha giocato come a Barcellona. Quando tornerà a Madrid nel 2022, saprà che si tratta di un torneo che per il fatto di giocarsi in altura richiede accorgimenti simili a quelli che si usano nelle partite indoor”.
Uno snodo cruciale del cammino di crescita dell’altoatesino è stata, senza dubbio, la clamoroso sconfitta di Vienna contro Francis Tiafoe, quando sembrava avere comodamente il match in tasca, prima di un crollo finale davvero inatteso. “Quella partita è stata assolutamente importantissima. Jannik ha capito perché l’ha persa e la prossima volta non succederà di nuovo, o almeno non così. Ora stiamo lavorando molto sul servizio e sull’aggressività, deve saper cambiare la palla, aprirsi il campo e venire a rete a chiudere il punto. Deve far pensare di più l’avversario”.
Riccardo Piatti conclude con una rivelazione importante: “Per noi sarà come se la stagione finisse al termine degli Australian Open. Dopo Melbourne ci fermeremo per una settimana di vacanza. Poi toccherà a Rotterdam, Dubai, alla Coppa Davis e quindi ai tornei americani”.
Foto: Lapresse