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Sci di fondo

Tour de Ski 2022, l’Italia cerca risposte per salire di colpi dopo un avvio di stagione in controluce

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Il Tour de Ski 2021-22 è ormai alle porte. Dopodomani gli atleti saranno impegnati nella tappa inaugurale, programmata a Lenzerheide. L’evento multistage per antonomasia può rappresentare una bella occasione per l’Italia dello sci di fondo, che sulla carta avrà più di un’occasione per provare a brillare, anche perché diversi avversari di vertice hanno preferito evitare la manifestazione allo scopo di concentrare i propri sforzi sui Giochi olimpici di Pechino 2022.

Mirabile dictu, ma pound for pound il bilancio dell’inizio di stagione è stato migliore nel settore femminile che in quello maschile. Certo, fra gli uomini è arrivato un podio di Federico Pellegrino nella sprint di Dresda, ma si tratta di un bilancio piuttosto scarso considerando come sinora siano già andate in scena tre sprint a skating. Alcune donne, invece, hanno lottato al massimo delle loro possibilità, tenendo un rendimento in linea con le aspettative più rosee. Quindi, alla luce delle aspettative, meglio le ragazze dei maschietti.

Chissà che il Tour de Ski non possa regalare all’Italia altri risultati di peso a livello assoluto, ma perché questi arrivino si deve fare affidamento soprattutto sul già citato Pellegrino e su Francesco De Fabiani. Il calendario è oggettivamente favorevole, perché i due valdostani avranno a turno l’opportunità di lasciare il segno. In particolare Chicco ha dalla sua la sprint di Lenzerheide, contesto dove spesso e volentieri ha già graffiato in passato. Il bilancio parla di una vittoria e altri due podi nelle ultime tre edizioni, dunque non classificarsi tra i primi tre sarebbe una delusione. Sarà peraltro un’opportunità di testare la crescita del proprio spunto veloce in vista della manifestazione a Cinque cerchi, anche perché potrebbe essere l’ultimo confronto diretto con Klæbo prima di Pechino.

De Fabiani ha invece due bersagli grossi da poter colpire, poiché all’orizzonte ci sono un paio di 15 km mass start. Questo è a tutti gli effetti il format più congeniale a DeFast, poiché vi ha ottenuto sette dei nove podi raccolti nell’arco della sua carriera. Anzi, a ben guardare il ventottenne valdostano si è piazzato nella top-three in sette delle ultime venti partenze in linea “brevi” andate in scena nel massimo circuito. Si può pertanto affermare che vi sia una possibilità di vederlo sul podio pari al 35-40%. Dicembre per lui è stato un mese anonimo, chissà non possa arrivare un lampo in grado di regalargli una bella iniezione di fiducia nell’ottica olimpica.

Per quanto riguarda le donne, il podio appare fuori portata. Certo, le varie Greta Laurent, Caterina Ganz ed Elisa Brocard stanno facendo bene, ma per far breccia nell’élite assoluta c’è bisogno di un autentico miracolo. L’augurio è comunque quello di vedere tutte le azzurre impegnate prendere esempio dal terzetto appena citato, che a dicembre ha lottato con le unghie e con i denti per esprimere il massimo del proprio potenziale, senza accontentarsi di effettuare una passerella con la tuta della nazionale a favore di social.

Foto: La Presse

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