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VIDEO Jannik Sinner, il meglio del 2021 dell’altoatesino

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Il 2021 di Jannik Sinner lo si può considerare senza alcun timore di smentita nell’importante segno della crescita. L’altoatesino è salito fino in top ten dopo un’annata da quattro tornei vinti, due ottavi Slam e una finale 1000, la prima della carriera. Il tutto per portarlo al ruolo di numero 2 d’Italia.

A Melbourne, in un inizio anno ben diverso dal solito, primo torneo vinto nel 2021 in finale con Stefano Travaglia, ma con tutte le vicissitudini che lo hanno portato a non poter dare il meglio con il canadese Denis Shapovalov agli Australian Open. Quarti a Dubai, poi complicata prima parte di Europa indoor prima della cavalcata verso la finale di Miami, dove il polacco Hubert Hurkacz l’ha fermato.

La terra rossa gli ha consegnato la semifinale a Barcellona, ma anche un paio di scontri con Rafael Nadal a Roma e Roland Garros, entrambi persi, l’uno sui dettagli, l’altro in odo netto. Poi le difficoltà di adattamento all’erba e la ripresa negli USA: primo titolo di doppio ad Atlanta (con Opelka), poi primo 500 in carriera, a Washington.

Il tutto prima della parte finale al coperto in Europa: Sofia e Anversa vinti di fila, poi il ribaltone di Tiafoe a Vienna e le sconfitte sanguinose con Alcaraz e Murray a Parigi-Bercy e a Stoccolma. Ma l’ultimo atto gliel’ha portato Torino: l’ingresso da riserva alle ATP Finals, in cui ha trafitto Hurkacz e ha messo in difficoltà Daniil Medvedev, con il russo costretto a vincere solo al tie-break del terzo set dopo che nei confronti precedenti era sempre stato molto superiore.

IL MEGLIO DEL 2021 DI JANNIK SINNER

Foto: LaPresse

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