Seguici su

Senza categoria

America’s Cup 2024, Cork favorita per ospitare l’evento? 500 milioni di benefici, ma sbuca l’ipotesi Malaga…

Pubblicato

il

Tra poco meno di tre mesi conosceremo dove si disputerà la America’s Cup 2024. Il prossimo 31 marzo, infatti, Team New Zealand comunicherà la sede in cui andrà in scena la prossima edizione della competizione sportiva più antica al mondo. I detentori della Vecchia Brocca stanno facendo melina da diverso tempo, ma hanno ufficializzato la data limite dell’annuncio e non potranno trasgredire la promessa effettuata in occasione della presentazione del protocollo regolamentare.

Le location sul tavolo sono quelle che circolano da diverso tempo: Cork (Irlanda), Jeddah (Arabia Saudita), Valencia (Spagna). Negli ultimi giorni sono però giunte delle novità particolarmente interessanti. La testata Irish Examiner ha infatti riferito che un team tecnico ha fatto visita a Cork per delle ispezioni e sembra che la località possa essere seriamente favorita per ospitare la kermesse. Tra l’altro il villaggio della Coppa America verrebbe spotato in una posizione più centrale, utilizzando dei terreni di proprietà pubblica presso i moli di Tivoli, e questo permetterebbe di risparmiare circa 130 milioni di dollari. Una mossa che sembra poter portare a mosse più audaci dal Governo irlandese, rimasto decisamente abbottonato negli ultimi mesi.

America’s Cup 2024, cosa sappiamo: Luna Rossa e Alinghi presenti, 4 iscritte, regolamento definito, date e sede incerte

L’Irish Examiner ha precisato: “Lo Stato, se deciderà di procedere con l’offerta, dovrà pagare fino a 55 milioni di euro per il diritto di ospitare l’evento e per i diritti televisivi, ma un’analisi costi-benefici ha dimostrato che l’evento potrebbe valere circa 500 milioni di euro per l’economia”. Oltre Manica sarebbero pronti a fare festa, ma all’improvviso sarebbe sbucata una quarta città: si tratterebbe di Malaga (Spagna), ma resta da capire se in appoggio a Valencia o come ipotesi solitaria. Jeddah scivola indietro perché molti sponsor non sarebbe pronti a investirvi per questioni legate ai diritti umani non garantiti in Arabia Saudita.

Credit Emirates Team New Zealand

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità