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Andrey Rublev confessa: “Ero positivo al Covid-19 quando sono entrato in Australia: carica virale bassa”

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Andrey Rublev si è qualificato al terzo turno degli Australian Open 2022, dove affronterà il croato Marin Cilic. Il tennista russo ha avuto la meglio sul nostro Gianluca Mager e sul lituano Ricard Berankis, non lasciando per strada set e mostrando un’ottima forma sul cemento outdoor di Melbourne. La testa di serie numero 5 del tabellone, che potrebbe involarsi verso un possibile quarto di finale contro il connazionale Daniil Medvedev, sta facendo parlare di sè per alcune dichiarazioni rilasciate al canale sportivo Sportsklub.

Queste le affermazioni del 24enne nativo di Mosca: “Quando sono andato in Australia ero ancora positivo al Covid-19, ma la carica virale nel mio corpo era molto bassa e non pericolosa. Mi hanno fatto entrare nel Paese. Inoltre, sono stato in quarantena per più di dieci giorni. Forse sono ancora positivo, ma non sono più contagioso o pericoloso. Dato che mi sono ammalato, non devo più fare il test PCR“. La rivelazione è stata fatta dal numero 6 al mondo, tra i contagiati di rientro del Mubadala Championships di Abu Dhabi (dove tra gli altri si ammalò anche Rafael Nadal).

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Parole che fanno rumore, visto il noto caso Novak Djokovic che si è risolto con l’espulsione del tennista serbo dall’Australia. Va però precisato che Andrey Rublev ha dovuto presentare documenti che provavano la data del suo test positivo, così come le dichiarazioni del suo medico che dichiarava che non si correva il rischio di infettare altre persone a causa della bassa carica virale. La presentazione di questa documentazione permette, secondo le leggi in vigore in Australia, di entrare nel Paese.

Foto: Lapresse

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