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ATP Cup 2022, Daniil Medvedev: “Giocare in queste condizioni è una tortura”
Gioie e dolori. Daniil Medvedev ha vissuto tra alti e bassi il suo ritorno in campo. Il n.2 del mondo è stato impegnato quest’oggi nell’ATP Cup a Sydney (Australia), nella rassegna internazionale dedicata alle compagini nazionali.
Il nativo di Mosca, da n.1 di Russia, ha affrontato il n.1 francese Ugo Humbert e a sorpresa è stato sconfitto per 6-7 (5) 7-5 7-6 (2). Una prestazione sottotono da parte del russo che sembrava avere tutto sotto controllo, avanti di un set e di un break.
“Sono dispiaciuto di aver perso, ma non potevo fare altro quando hai i crampi dal secondo set. Tuttavia, sono andato molto vicino a vincerla nonostante l’inconveniente. Anche così, ho deciso di giocare la partita di doppio. Nessuno di noi è specialista in questa specialità e anche così abbiamo fatto del nostro meglio per vincere“, ha racconto Medvedev in conferenza stampa.
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Doppio che ha sorriso alla Russia: Medvedev e Roman Safiullin, infatti, hanno superato per 6-4 6-4 l’accoppiata Fabrice Martin/Edouard Roger-Vasselin, rimettendo le cose al loro posto. “Gioco per la Russia, per il mio Paese. Se dovrò morire in campo per vincere, lo farò. Non so come mi sentirò domani quando mi sveglierò, ma ora sono felice di essere riuscito ad aiutare la squadra a ottenere questa vittoria”, ha raccontato il vincitore degli US Open 2021.
A conclusione dell’incontro con i media, Medvedev ha analizzato i suoi problemi fisici: “Succede quando fai partite di tre set molto dure con molta intensità. Giocare in queste condizioni è una tortura. L’ultima volta che mi sono sentito così è stato durante le Olimpiadi di Tokyo. E poi bisogna dare merito a Ugo per la partita che ha disputato“.
Foto: LaPresse