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ATP Cup 2022, l’Italia debutta con l’Australia. Jannik Sinner e Matteo Berrettini sfidano Duckworth e De Minaur

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Il conto alla rovescia è terminato. A Sydney (Australia) l’ATP Cup ha preso il via nel giorno di Capodanno. Sedici squadre nazionali presenti e con un obiettivo ben chiaro: la vittoria.

Ai nastri di partenza ci sarà anche l’Italia. La selezione guidata dal capitano non giocatore Vincenzo Santopadre è stata inserita nel Gruppo B con Russia, Francia e Australia. Il 2 gennaio, a partire dalle 07.30 italiane, sarà la sfida contro i padroni di casa a dare il via alle danze in casa azzurra.

Una competizione in cui la formazione si presenta come una delle migliori. Matteo Berrettini (n.7 del mondo), Jannik Sinner (n.10 ATP), Lorenzo Sonego (n.27 del ranking), Fabio Fognini (n.37 del mondo) e Simone Bolelli (n.25 nella classifica mondiale del doppio) sono tennisti che hanno dimostrato di valere non poco.

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In particolare, la compagine del Bel Paese partirà dai suoi due top-10. Berrettini, messo alle spalle l’amaro infortunio presentatosi nel corso delle ATP Finals, ha tanta voglia di rifarsi e il confronto con Alex de Minaur è un test probante.  Tra le mura amiche il n.34 ATP è un giocatore da temere e con il suo tennis difensivo può esaltarsi (vittoria del torneo di Sydney nel 2019 in Finale contro Andreas Seppi per 7-5 7-6 (5)), avendo anche una buona manualità nei pressi della rete. Il romano dovrà imporre la sua combinazione preferita di servizio-dritto per scardinare le certezze del suo avversario e replicare quanto accaduto nell’unico precedente tra i due. Berrettini, infatti, si impose nella semifinale del torneo del Queen’s, sull’erba londinese, per 6-4 6-4 nel 2021.

Spetterà a Sinner però conquistare il primo punto. Dall’altra parte della rete Jannik avrà un avversario rognoso che nel corso del 2021 è progredito. Il riferimento è a James Duckworth. L’aussie aveva chiuso il 2020 da n.103 del mondo, mentre nel 2021 la sua posizione è la n.49. Degni di menzione nella stagione citata la Finale raggiunta a Nur-Sultan e i quarti di finale al Masters1000 di Parigi-Bercy e a Sofia.

Proprio sul veloce indoor bulgaro Sinner si è imposto nell’ultima sfida tra i due per 7-6 (4) 6-4, considerando un bilancio favorevole di 2-1: altro successo dell’altoatesino a Colonia nel 2020 per 6-1 6-2 e ko però dell’azzurro nel Masters1000 di Toronto per 6-3 6-4. Una sconfitta quella citata anche figlia delle fatiche della vittoria del torneo di Washington dell’italiano di pochi giorni prima. Vero è che Duckworth non andrà sottovalutato perché dotato di un tennis quadrato e solido. Servirà un Jannik di alto livello per prevalere.

A completare il quadro ci sarà il doppio e qui i punti interrogativi non mancano. Dipenderà dalla condizione fisica dei due singolaristi e Santopadre potrebbe decidere di schierarli in caso di necessità. In alternativa c’è l’accoppiata Fognini/Bolelli che proprio in Australia nel 2015 vinse lo Slam. Luke Seville e John Peers, quasi certamente schierati da Lleyton Hewitt, saranno i rivali e sarà necessaria una prestazione di livello per superare un duo collaudato.

Foto: LaPresse

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