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ATP Sydney 2022, Fabio Fognini e Simone Bolelli accedono ai quarti di finale nel doppio

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Questione di intesa. Simone Bolelli e Fabio Fognini sono tornati a fare coppia e l’Australia ispira bei ricordi, ricordando lo storico successo nello Slam in doppio a Melbourne del 2015. Di stagioni ne sono passate sette, ma a quanto pare la chimica è sempre la stessa.

I due azzurri, ripresa l’avventura insieme probabilmente anche per esigenze in Coppa Davis, hanno sconfitto l’accoppiata formata da Jamie Murray e da Bruno Soarese, tra i migliori doppi del circuito (n.5 del seeding dell’ATP di Sydney), dopo che la sfida era stata interrotta ieri per pioggia. I due azzurri sono imposti per 7-6 (3) 4-6 10-6 in 2 ore esatte di gioco. Un successo che proietta Fabio e Simone nei quarti di finale dove ad attenderli ci sarà la coppia Fabrice Martin/Jonny O’Mara.

Nel primo set Fognini e Bolelli partono male, andando sotto di un break nel secondo game. La partita è appena cominciata i nostri portacolori riescono a mettere insieme i pezzi del puzzle, ottenendo l’immediato contro-break e andando sul 5-3 nell’ottavo gioco. Purtroppo per loro, manca risolutezza quando ci si trova a servire per la frazione e si decide tutto nel tie-break. Il duo azzurro gestisce sapientemente la situazione, prevalendo per 7-3.

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Nel secondo set nuova partenza ad handicap dei due azzurri, costretti a cedere il servizio in apertura. La reazione c’è e si concretizza nel sesto gioco, dopo aver sprecato tre palle break nel secondo e due nel quarto. Purtroppo per il doppio nostrano la grande fatica fatta per rimettere le cose al loro posto si rivela vana, visto il nuovo break subito nel settima game. Fognini e Bolelli non sfruttano una palla del secondo contro-break e la frazione sorride a Murray/Soares sul 6-4.

Nel terzo set ci si gioca il tutto per tutto al super tie-break e sono i due italiani a conservare maggior sangue freddo. Sul punteggio di 10-6, infatti, il duo del Bel Paese fa calare il sipario.

Sul piano statistico il doppio italiano non è stato così efficace come servizi vincenti (zero ace), avendo un rendimento migliore degli avversari in risposta alla seconda in battuta (48% dei punti rispetto al 30%). Un dato che nell’economia della partita ha fatto la differenza.

Foto: LaPresse

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