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Australian Open 2022, Andrey Rublev: “Il caso-Djokovic? Accordi tra Novak e il torneo di difficile lettura…”

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L’avvicinamento agli Australian Open 2022 sta procedendo nella maniera meno prevista possibile. Non si sta parlando di quel che vedremo sui campi da gioco di Melbourne Park, oppure della composizione dei tabelloni dei tornei maschile e femminile sorteggiati proprio nella notte italiana. No, l’unico argomento che rimane sulla bocca di tutti è la intricatissima situazione legata al numero uno del mondo Novak Djokovic.

Dopo le pesantissime parole di Stefanos Tsitsipas sul fuoriclasse serbo, anche Andrey Rublev ha voluto dire la sua riguardo lo scottante tema, con una intervista rilasciata all’agenzia di stampa russa TASS, iniziata subito con una “punzecchiatura” non di poco conto: “Io non ho avuto la minima difficoltà ad entrare in Australia perchè sono vaccinato. La situazione con Novak è molto confusa e non conosciamo tutti i dettagli. Da un lato c’è la legge federale del Paese, dall’altro, accordi personali tra Novak e il torneo”.

“Però – prosegue il numero 5 del ranking ATP – gli accordi personali non danno a un atleta il diritto di attraversare il confine, la legge del Paese è la legge. Nessuno di noi vorrebbe finire in una situazione del genere. Posso solo alzare le spalle e rammaricarmi perché tutti discutono di queste cose, invece che di tennis“.

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Anche il ventiquattrenne moscovita, quindi, lascia intuire come il ginepraio nel quale si è infilato Novak Djokovic stia condizionando tutto il torneo, con polemiche annesse e connesse. Anzi, nel caso del russo, inoltre, l’eventuale esclusione del 20 volte vincitore di un torneo del Grande Slam, inciderebbe anche a livello di cammino verso il titolo.

Andando nello specifico, infatti, in caso di sparizione del nome del nativo di Belgrado a tabellone compilato, la testa di serie numero cinque dovrebbe andare a coprire la posizione rimasta libera, venendo a sua volta sostituita dalla numero 17, in questo caso in francese Gael Monfils. Sono ore davvero febbrili e frenetiche a Melbourne. Il “Caso-Djokovic” rischia di condizionare l’interno Major australiano, ed i protagonisti stanno iniziando a dare i primi, evidenti, segnali di insofferenza.

Foto: Lapresse

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