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Australian Open 2022: Daniil Medvedev disinnesca il serve&volley di Maxime Cressy in quattro set e va ai quarti
Daniil Medvedev, in una partita molto più faticosa del dovuto, riesce a porre fine al sogno di Maxime Cressy. Il russo batte in quattro set, 6-2 7-6(4) 6-7(4) 7-5 in tre ore e 30 minuti, l’americano di origini francesi, ultimo dei mohicani del serve&volley, che con questo sistema mette in difficoltà per larghi tratti anche il numero 2 del mondo. Prossima sfida, per il favorito degli Australian Open, quella dei quarti di finale con il canadese Felix Auger-Aliassime, per la prima volta in carriera vincitore sul croato Marin Cilic.
Solo il primo set assume fin da subito una direzione netta, con Medvedev che riesce a portarsi subito avanti di un break nel terzo gioco, lottato, ma portato a casa. La maggior qualità del tennis del numero 2 del mondo sembra prevalere, con Cressy non in grado di incidere come vorrebbe e costretto a cedere di nuovo il servizio e a subire un 6-2 che, inizialmente, non sembra dargli troppe speranze.
Le cose cambiano con il passare dei minuti: lo statunitense prende fiducia, non si fa più aggredire poi così facilmente al servizio, trova maggiore efficacia e anzi, sul 6-5 del secondo parziale, riesce anche ad avere un set point mostrandosi aggressivo anche quando risponde (sempre, naturalmente, con proiezione verso la rete). Il tie-break diventa l’esito naturale, ma Medvedev se ne va presto, giunge sul 6-2 e poi chiude 7-4.
Non cambia, però, la strategia di Cressy, che rimane sempre con le idee molto chiare: aggredire, rischiare e attendere l’occasione. Il terzo set non vede nessuno dei due in reale difficoltà (solo due game arrivano a 30), e un nuovo tie-break è la naturale conseguenza. Stavolta, però, è un po’ meno preciso il russo, per la qual cosa l’americano ringrazia e restituisce il 7-4.
Sempre più nervoso, come si nota anche dai numerosi atteggiamenti di impazienza, Medvedev si ritrova spesso vicino a decidere le sorti della questione nel quarto parziale, avendo palle break in tre game consecutivi: una nel lunghissimo terzo, tre nel quinto e due nel sesto. Quando Cressy sembra aver ritrovato un adeguato livello di tranquillità, si ritrova di nuovo a dover cercare di uscire dalle sabbie mobili, e sul 5-5 stavolta non ci riesce: alla nona chance il russo gli porta via la battuta e, pochi minuti dopo, lo estromette dal torneo.
Questa volta sono 135 i punti giocati a rete da Cressy, dei quali sono 89 quelli vinti; una specie di tennista in via di estinzione, e il cui confronto con Medvedev è impietoso: il russo di punti a rete ne ha infatti chiusi 24 e vinti 17. A supportare l’americano anche una percentuale di prime vicina a quella del numero 2 del mondo (63%-65%); l’ovvia conseguenza di questi numeri è nel rapporto vincenti-gratuiti che in questo caso non può dire tutto. Si leggono nel complesso, infatti, un 82-50 per Cressy e un 65-11 per Medvedev. A dire quasi che è l’USA che ha deciso quale direzione prendere.
Foto: LaPresse