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Australian Open 2022, il diritto mancino di Nadal e il rovescio di Matteo Berrettini: la diagonale sarà decisiva
Due anni e quale mese dopo, Matteo Berrettini e Rafael Nadal si affrontano nuovamente in una semifinale Slam. Nel 2019 erano gli US Open, mentre domani i due tennisti si giocheranno un posto nella finale degli Australian Open 2022. E’ l’appuntamento con la storia per il romano, che vuole diventare il primo giocatore italiano di sempre a raggiungere l’ultimo atto del torneo a Melbourne.
Per centrare questo obiettivo Berrettini dovrà superare una leggenda di questo sport, quel Rafael Nadal che sogna di mettere in bacheca il 21esimo Slam della carriera e diventare il giocatore con più titoli Major. Rispetto alla partita di tre anni fa molte cose sono cambiate, sia nello spagnolo sia soprattutto in Berrettini, che ha ormai raggiunto quella consapevolezza che solo i migliori hanno e non è certo quel ragazzo che un po’ a sorpresa raggiunse la semifinale a New York.
Entrambi i giocatori sono reduci da due incredibili vittorie al quinto set, dopo essere stati anche avanti per 2-0 nella partita. Il romano ha eliminato Gael Monfis, trovando ancora una volta le energie nella quinta e decisiva frazione, proprio come accaduto nell’indimenticabile sfida con Carlos Alcaraz, battuto al super tie-break. Il maiorchino, invece, ha superato l’esuberante canadese Denis Shapovalov, nonostante i problemi fisici per il caldo, in un match vinto con la testa, con l’esperienza del grandissimo campione.
Nadal ha detto di aver sofferto il servizio di Shapovalov, soprattutto le variazioni con la seconda. E’ chiaro che Matteo ha nella battuta uno dei suoi colpi di forza e sarà fondamentale per lui mantenere un’altissima percentuale di prime ed essere incisivo anche con la seconda. Obbligatorio abbreviare gli scambi e non finire nel vortice da fondo campo che Nadal vorrà andare a creare.
Diventa importantissima la diagonale dritto di Nadal contro il rovescio di Berrettini. Il top spin carichissimo dello spagnolo mette sicuramente preoccupazione, obbligando il romano a giocare con precisione il suo back. Fondamentale sarà tenere basso quel colpo, per non trovarsi un Nadal pronto a sfruttare subito la palla alta. Berrettini, come detto, dovrà scambiare poco, ma soprattutto dovrà cercare con frequenza di tenere il ritmo della partita con il suo dritto, attaccando lo spagnolo sull’altra diagonale, quella che sicuramente favorisce l’azzurro.
Servirà probabilmente una delle migliori partite della carriera a Berrettini. Testa, concentrazione e soprattutto quel tanto cuore che il romano ha saputo mettere fino ad ora. La storia è ad un passo e Matteo è pronto a scriverne un altro capitolo.
FOTO: LaPresse