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Australian Open 2022: Jannik Sinner alla prova Alex de Minaur. Spiccano Fritz-Tsitsipas e Halep-Cornet
Seconda giornata di ottavi di finale agli Australian Open, che coincide con il secondo lunedì dello Slam australiano in corso di svolgimento a Melbourne Park. Vanno in scena le partite della parte bassa dei tabelloni maschile e femminile, e tutti i confronti hanno alto motivo di interesse, se non altro per ragioni sia storiche che stilistiche. E, in un caso, anche italiane.
Quell’uno è Jannik Sinner: l’altoatesino sarà protagonista nella notte, non prima delle 4:30 italiane, contro l’ultimo rimasto dei padroni di casa, Alex de Minaur. 2-0 in favore del numero 10 del mondo il conteggio dei precedenti, in quella che è la possibilità di tornare nei quarti di un torneo dello Slam a poco meno di un anno e mezzo dal Roland Garros che lo impose in maniera definitiva all’attenzione del mondo tennistico. Dal momento che c’è già Matteo Berrettini tra i migliori otto, un accesso anche di Sinner determinerebbe una situazione nella quale troveremmo l’Italia come unico Paese con due rappresentanti nel tabellone maschile; senza la specificità di tale dato relativo a questo Slam, due tricolori non si spingono, insieme, tanto lontano dal Roland Garros 1973 (Paolo Bertolucci e Adriano Panatta, poi battuti uno in fila all’altro da quel Niki Pilic che, qualche settimana più tardi, sarebbe stato centro dello sciopero più famoso di tutta la storia del tennis).
Il vincitore di questa partita andrà a sfidare uno tra l’americano Taylor Fritz e il greco Stefanos Tsitsipas, con quest’ultimo avanti ufficialmente 2-0 negli scontri diretti (l’ATP conteggia anche la Laver Cup 2019, il cui valore agonistico è quantomeno dubbio). Non un percorso senza ostacoli per l’ellenico, che però parte comunque con i favori del pronostico rispetto al suo avversario, che non dovrebbe pagare eccessivamente i cinque set con lo spagnolo Roberto Bautista Agut per il semplice motivo che sono stati “corti” (tre ore e 14 minuti, che in questa situazione non è poi una durata così trascendentale).
Particolarmente affascinante la sfida tra l’altro USA Maxime Cressy e il numero 2 del mondo, il russo Daniil Medvedev. Vedremo tantissimo serve&volley sulla Margaret Court Arena, e chissà quanto questo schema della rivelazione di questo inizio di 2022 potrà essere funzionale a una resistenza nei confronti del principale favorito del torneo, che ha sempre dimostrato di trovare il proverbiale ago nel pagliaio in (quasi) ogni genere di situazioni. E, negli Slam sul veloce, è ormai sempre più difficile da battere. Dice 3-0, invece, il conto dei precedenti tra il croato Marin Cilic e il canadese Felix Auger-Aliassime. Un dato, questo, che conforta molto il rinato ex campione degli US Open, che sta cercando di tornare ai fasti del 2018, quando raggiunse la finale e portò Roger Federer al quinto set. Che il suo avversario sia cambiato in termini anche di mentalità nell’ultimo anno è evidente; ora, però, serve un altro passo per confermare i progressi.
In campo femminile, invece, ci sono dei confronti che strizzano l’occhio alla varietà di caratteri e di stili di gioco. In particolare, la Rod Laver Arena non potrebbe aprire con premesse migliori: si parte con una lotta tra ex semifinaliste, l’americana Danielle Collins (2019) e la belga Elise Mertens (2018), che sono in parità anche negli scontri diretti (1-1), e sono entrambe ancora in corsa anche in doppio. La vera domanda è: avrà recuperato Collins dalla battaglia vinta con la giovane rampante danese Clara Tauson? La rotta di collisione è con una tra la rumena Simona Halep e la francese Alizé Cornet. La rumena va a caccia della sesta volta ai quarti a Melbourne, mentre la francese, in quello che potrebbe essere uno degli ultimi passi della sua carriera, sta sperando di arrivarci per la prima volta e ha mostrato una condizione che non le era stata predetta. C’è un dettaglio, però, che va tutto a favore di Halep: il fatto che abbia letteralmente demolito tutte le avversarie fin qui incontrate. E non sarebbe poi troppo sorprendente ritrovarla, magari, tra sette giorni a contendersi il trofeo. I precedenti tra le due dicono 1-3 Cornet, ma sono molto lontani (l’ultimo è del 2015)
Aryna Sabalenka, al di là della cronica problematica dei doppi falli che pure è stata ridotta nel terzo turno con la ceca Marketa Vondrousova, deve stare molto attenta. L’estone Kaia Kanepi, infatti, è in uno di quei momenti di assoluta trance agonistica in cui, occasionalmente, è in grado di battere chiunque. Solo un confronto tra le due, vinto proprio da quest’ultima a Melbourne (ma in uno dei tornei di contorno del 2021), ma a questo punto conta ben poco quando la posta in gioco è ben diversa. Infine, parte favorita la polacca Iga Swiatek sulla rumena Sorana Cirstea, che sta vivendo un bel momento dopo aver estromesso la numero 10 del seeding, la russa Anastasia Pavlyuchenkova. Lo stato di forma della vincitrice del Roland Garros 2020, però, sembra particolarmente buono, e forse è giunto il tempo per vederla arrivare parecchio lontano anche fuori dall’amata terra rossa. Nessun confronto nel passato tra le due.
Foto: LaPresse