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Australian Open 2022, Jannik Sinner domina De Minaur e raggiunge Matteo Berrettini ai quarti!

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Jannik Sinner accede ai quarti di finale degli Australian Open 2022, e lo fa di forza, mostrando il suo alto valore contro l’australiano Alex de Minaur. 7-6(3) 6-3 6-4 in poco più di due ore e 15 minuti, che testimonia come l’azzurro non sia mai stato in difficoltà nel corso del torneo. Per la seconda volta l’altoatesino entra tra i migliori otto di uno Slam dopo il Roland Garros 2020; sono due gli italiani a questo punto del torneo, insieme a Matteo Berrettini. L’ultima eventualità di questo genere si era verificata nel 1973, con Adriano Panatta e Paolo Bertolucci che ce la fecero al Roland Garros (ma furono eliminati dallo stesso avversario, lo jugoslavo Nikola “Niki” Pilic, che era alla vigilia di un’altra storia nota del tennis mondiale). Prossimo avversario sarà uno tra l’americano Taylor Fritz e il greco Stefanos Tsitsipas, che debutteranno nella sessione serale.

La tattica di de Minaur è subito chiara: aggredire Sinner ogni volta che può sulla seconda quando è in risposta. Una palla break se la procura così, ma è bravo l’italiano ad annullarla, anche prendendosi qualche rischio in questo caso necessario. Ne arrivano altre tre sul 2-1 per l’aussie, ma una l’annulla bene l’azzurro, la seconda, dopo una dura lotta, vede il rovescio in rete del padrone di casa, e la terza il dritto dal centro in rete ancora di de Minaur. Dopo aver schivato le varie trappole, a Sinner si presenta una palla break sul 3-3, ma l’australiano serve bene al centro e chiude col dritto. Sul 5-4 in favore di quest’ultimo il game si allunga andando ai vantaggi, e il numero 2 d’Italia trova sempre il modo di usare il servizio (tre ace da destra) per uscire dalle sabbie mobili. Si arriva al tie-break, in cui Jannik deve per due volte procurarsi il minibreak di vantaggio, la seconda con uno scambio durissimo. L’azzurro, a quel punto, riesce a demolire la fiera resistenza dell’avversario e a chiudere per 7-3.

Inizio molto convinto nel secondo set per de Minaur, che spinge molto di dritto e si procura subito due palle break, ma ancora una volta Sinner è sempre attento e non concede reali spazi. La chance, subito dopo, è dell’italiano: 0-30, poi 30-40, ma arriva l’ace dell’australiano. La seconda volta, però, è quella buona: gran risposta di dritto nei piedi di de Minaur e servizio strappato. La sicurezza traspare dai modi dell’altoatesino, che anche quando non riesce a dirigere i game come vorrebbe riesce a far ricorso a un servizio che, se non gli porta ace, lo fa iniziare in vantaggio nello scambio. Il padrone di casa cerca lo 0-30 nel settimo game, ma Sinner non glielo concede con un gran passante di rovescio difensivo. Solo sul 4-2 de Minaur ha qualche minima possibilità di togliere la battuta all’azzurro, che però gioca sempre con grande sicurezza quando conta, non si fa pregare e chiude per 6-3.

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Subito il numero 2 d’Italia guadagna una palla per togliere la battuta all’avversario nel terzo parziale, ma non trova il campo con il dritto. La seconda chance è però quella buona, con l’omologo colpo di de Minaur che vola un metro abbondante oltre la riga di fondo. Sinner diventa sempre più padrone del campo, e si va a prendere con sempre maggior convinzione un secondo break, quello che gli vale il 4-1 con il pubblico australiano che inizia ad uscire dall’impianto, almeno per la percentuale che può entrare (gli altri sostenitori sono su uno dei prati esterni). Il beniamino di casa cerca una reazione nel sesto game, un po’ per sua voglia di darsi un’ultima opportunità, un po’ per errori dell’italiano: il mix significa 4-2. Per de Minaur il tentativo è quello di rimettere in piedi il match, anche con la difesa a oltranza su tanti punti, ma Sinner è sempre estremamente preciso e, con l’ultimo 6-4, si prende con grande autorità l’accesso ai quarti di finale.

Sebbene le percentuali di prime in campo restino nella zona tra il 60% e il 70% (62% in questo caso, contro il 66% di de Minaur), Sinner sfrutta sia il 75% di punti vinti con la prima che, soprattutto, una notevole efficacia con la seconda, che gli porta 26 punti su 42, il 62%. 35-31 il rapporto vincenti-gratuiti contro il 25-38 dell’australiano, sintomo numerico di una partita che entrambi hanno cercato di fare, ma in cui Jannik è riuscito a farsi sentire nei momenti importanti, trovando molto più ampia costanza.

Foto: LaPresse

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