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Australian Open 2022, le percentuali irreali con cui Tsitsipas non ha dato speranze a Jannik Sinner
Dopo la vittoria negli ottavi di finale contro Taylor Fritz, immaginarsi un perentorio 3-0 di Stefanos Tsitsipas a Jannik Sinner era molto difficile, quasi impossibile. Il greco aveva rischiato tantissimo contro l’americano, ma in generale in tutto il torneo aveva convinto poco, perdendo anche un set contro Baez e Paire. Quest’oggi, invece, sulla Rod Laver Arena è sceso in campo la versione migliore del numero quattro del mondo, forse una delle più scintillanti dell’intera carriera e per Sinner non c’è stato davvero scampo.
Tsitsipas è stato micidiale sia al servizio sia in risposta. Impressionante la facilità con cui ha giocato il dritto quest’oggi, aggredendo Sinner fin dal primo colpo, senza lasciargli un attimo di respiro. Sempre in costante pressione, sempre in anticipo, a volte giocando anche di controbalzo, ma non dando mai ritmo all’italiano. Tsitsipas ha fatto quello che ha voluto, trovando ogni angolo del campo, mettendo a segno 30 vincenti.
Impressionante il rendimento al servizio del greco, che non ha offerto alcuna palla break all’azzurro. Un solo momento di tensione al servizio, nel quarto gioco del terzo set, quando per la prima volta Sinner è riuscito almeno ad andare ai vantaggi. Anche in quella circostanza Tsitsipas è stato perfetto, chiudendo prima con una splendida volée di rovescio e poi con un altro dritto mortifero.
Sinner, che è un ottimo risponditore, si è trovato in totale balia dell’avversario, che ha chiuso con il 69% di prime in campo, percentuale sporcata da un terzo set un po’ sottotono con quel colpo. Nel secondo set il greco è andato oltre l’80% come percentuale di prime di servizio e anche di punti conquistati con essa. Un livello altissimo, sfiorato anche nel primo set, con cui non ha lasciato respiro all’azzurro.
Il match è finito in due ore e ci sono anche pochi rimpianti per Sinner, se non quello di essersi trovato di fronte il miglior Tsitsipas degli ultimi sei mesi. Il greco va a avanti ed ora fa anche paura a quel Daniil Medvedev (Auger-Aliassime permettendo), che è il grande favorito per la vittoria finale. Sinner, invece, saluta Melbourne, ma comunque con la consapevolezza che non manca molto per raggiungere la prima semifinale Slam della carriera.
Foto: LaPresse