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Australian Open 2022, Matteo Berrettini ha sfruttato al meglio l’assenza di Novak Djokovic: oggi lo avrebbe potuto affrontare…
Matteo Berrettini non vuole fermarsi e continua a far sognare gli appassionati italiani di tennis, sconfiggendo Gael Monfils in cinque set dopo quasi quattro ore di lotta e diventando il primo giocatore azzurro della storia a raggiungere le semifinali di singolare maschile agli Australian Open.
Il 25enne romano, settima testa di serie del torneo, ha sfruttato al meglio l’assenza del n.1 al mondo Novak Djokovic (per le note vicende legate al Covid-19) per conquistare il pass per il penultimo atto a Melbourne. Dopo il forfait del serbo, Berrettini è diventato infatti il tennista di riferimento in termini di classifica (e non solo) nel primo quarto del tabellone.
Il cammino dell’azzurro non è stato semplice comunque fin dal primo turno, in cui ha faticato molto contro l’emergente NextGen statunitense Brandon Nakashima per poi regolare in quattro set un avversario più abbordabile come la wild card americana Stefan Kozlov.
A quel punto il n.1 d’Italia ha dovuto fronteggiare un terzo turno da brividi contro la rising star spagnola Carlos Alcaraz (n.31 del seeding), imponendosi solo al super tie-break del quinto set al termine di un match che poteva valere tranquillamente un quarto di finale Major per livello di gioco espresso.
Agli ottavi Berrettini ha poi superato in tre set (tutti abbastanza lottati) il solido iberico Pablo Carreno-Busta, n.19 del seeding, prima dello storico trionfo odierno contro il talentuoso francese Gael Monfils, bravo ad approfittare a sua volta del “vuoto di potere” nella parte alta del main draw provocato dall’assenza di Djokovic.
Prossimo impegno in programma venerdì 28 febbraio sempre sulla Rod Laver Arena contro Rafael Nadal (il terzo avversario spagnolo affrontato in questo torneo), dopo due giorni di riposo in cui avrà la possibilità di recuperare energie preziose.
Foto: Lapresse