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Australian Open 2022, Matteo Berrettini: “Mi sono avvicinato a Medvedev. Devo credere di poterli vincere”

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Alla fine dei conti, Matteo Berrettini il suo grado di soddisfazione ce l’ha, e non è nemmeno piccolo. Il numero 1 d’Italia chiude la sua ATP Cup con una vittoria e due sconfitte, ma conta relativamente. Quel che più conta riguarda i segnali lanciati: con Alex de Minaur (Australia) è servito scrollarsi di dosso la ruggine, con Ugo Humbert (Francia) è arrivata la prima vittoria, con Daniil Medvedev (Russia) un match tiratissimo, tra top player veri.

Queste le sue parole sull’atmosfera in conferenza stampa, riportate da Ubitennis: “L’atmosfera è stata fantastica, e tutti i match sono stati di alto livello, sia quelli che ho giocato io che il singolare di Jannik – spero che il pubblico si sia divertito. C’erano tanti italiani e tanti russi: a noi piace tanto giocare in queste condizioni. Sicuramente l’atmosfera mi ha aiutato a dare il meglio. Come ha detto il nostro capitano abbiamo dato tutto, nonostante sia stata una cattiva giornata dal punto di vista del risultato; dobbiamo solo continuare a giocare e migliorare“.

Su Medvedev: “Ho affrontato uno dei migliori giocatori del mondo, anzi, forse il migliore in questo momento, visto che ha vinto l’ultimo Slam che si è disputato. Sicuramente è fra i favoriti per vincere anche l’Australian Open. Sono davvero contento della mia performance, quando l’avevo affrontato l’anno scorso sentivo di non essergli così vicino come livello. Mi servono questi incontri per migliorare, e la prossima volte che ci affronteremo spero che sia quella buona“.

ATP Cup 2022, Italia-Russia 1-1: Matteo Berrettini si arrende a Daniil Medvedev dopo quasi 3 ore di battaglia

Sulla partita: “Credo di aver giocato bene con il rovescio, anche se chiaramente non sarà mai un’arma come il servizio o il dritto. Comunque ho variato bene con lo slice, e dopo il primo set credo di aver approcciato bene l’incontro dal punto di vista tattico“.

Su un confronto Medvedev-de Minaur in termini di risposta: “Sono giocatori diversi, ma rispondono benissimo entrambi. Avevo affrontato Alex al Queen’s e non stava così vicino alla linea di fondo, mentre stavolta ha scelto questo tipo di approccio e ha funzionato piuttosto bene. Sicuramente devi essere molto più pronto quando ti risponde uno come Alex, devi essere molto rapido a prepararti in uscita dal servizio. Con Daniil hai più tempo ma gli scambi sono più lunghi, quindi è proprio un tipo diverso di gioco“.

Confronto Ken Rosewall Arena-Qudos Bank Arena: “Questo campo è a metà fra indoor e outdoor, mentre l’altro è proprio indoor. Però ci siamo adattati bene, pensavamo peggio, abbiamo giocato bene contro la Francia“.

Sulle condizioni fisiche: “Sono molto contento delle mie condizioni fisiche, questo torneo mi serviva per testare l’addominale e in generale tutto il corpo; oggi sono stato in campo più di quattro ore e sono contento di come ha reagito il fisico“.

Sulle ambizioni per gli Australian Open: “Credo ci siano tanti giocatori che possono vincere il torneo, e in quel gruppo includerei anche me stesso, devo credere di potercela fare. Sascha sta giocando davvero bene, Stefanos sta migliorando, il ragazzo alla mia sinistra sta giocando un buon tennis – parlo di Vincenzo ovviamente, non di Jannik [risata, N.d.R.]! Quindi ci sono tanti giocatori che possono vincere, e credo sia una gran cosa“.

Foto: LaPresse

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