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Australian Open 2022: nessuna faccia nuova tra i semifinalisti, non accadeva dal Roland Garros 2013

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Una statistica particolare è quella che si rileva all’allineamento dei tabelloni maschile e femminile alle semifinali degli Australian Open 2022. Sia tra gli uomini che tra le donne, infatti, non ci sono nomi nuovi tra i primi quattro del torneo. Sembra una cosa che accade piuttosto di frequente, invece è un dato che si riscontra raramente, se esteso in tale maniera.

Un’evenienza del genere, infatti, non accadeva dal Roland Garros 2013. Nel maschile, la semifinale di maggior grido vide contro Novak Djokovic e Rafael Nadal, che già allora avevano un consistente campionario di semifinali raggiunte, per non parlare delle vittorie Slam. Dall’altra parte c’erano David Ferrer e Jo-Wilfried Tsonga, l’uno alla sesta volta al penultimo atto (che si sarebbe anche rivelata l’ultima e più fruttuosa, visto l’approdo in finale), l’altro alla quinta.

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Tra le donne, invece, erano ancora in gara quattro delle prime cinque giocatrici del ranking WTA del tempo. Da una parte Maria Sharapova (2) contro Victoria Azarenka (3), e fu la russa a prevalere dopo tre set e un’interruzione per pioggia, mentre dall’altra c’erano Serena Williams (1) e Sara Errani (5), con 6-0 6-1 a favore dell’americana. Per l’azzurra fu l’ultima delle tre volte in carriera in semifinale in uno Slam.

Quest’anno, invece, le cose sono cambiate su larga scala, nel senso che se Nadal è il veterano dei semifinalisti (è a quota 36, terzo nella storia dove i primi sono Federer e Djokovic), Matteo Berrettini è alla sua terza comparsa, Daniil Medvedev e Stefanos Tsitsipas alla quinta, ed anche questa è una particolarità della sfida tra il russo e il greco. Quanto alle donne, invece, l’australiana Ashleigh Barty è a quota 4, l’americana Madison Keys a 5, la polacca Iga Swiatek e l’altra USA Danielle Collins ne hanno invece due a testa. In questo caso c’è un totale contrasto col Roland Garros 2020, dove tutte e quattro le semifinaliste erano alla loro prima volta.

Foto: LaPresse

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