Tennis

Australian Open 2022, Rafa Nadal: “Non sono al 100%, primi giorni post Covid massacranti. Stanco di parlare di Djokovic”

Pubblicato

il

Debutto light per Rafa Nadal agli Australian Open 2022. Il tennista maiorchino non ha avuto bisogno di particolari abilità per poter eliminare in tre set lo statunitense Marcos Giron, ko in meno di due ore sul 6-1 6-4 6-3; al secondo turno lo attende uno tra Thanasi Kokkinakis e Yannick Hanfmann.

Nell’intervista post partita a caldo, Nadal tiene a specificare le sue condizioni fisiche: “Gli ultimi sei mesi, in cui non ho potuto giocare, sono stati molto difficili. Tutti sanno che per me è stato difficile tornare a giocare a grandi livelli per l’infortunio al piede che ho avuto a inizio carriera. Ho trascorso molto tempo a casa, pensare di tornare è stata una sfida assai complicata. Ho trascorso momenti molto duri, ma in virtù di questo non posso che essere felicissimo di essere qui“.

Prima del ritorno del torneo (poi vinto) di Melbourne, Rafa era assente dai campi da quattro mesi e non vuole sbilanciarsi su quando tornerà al 100%: “Non si può dire quanto sia vicino al mio livello. Quando torni da un infortunio le cose sono sempre difficili, devi ragionare giorno dopo giorno e accettare che le cose possano non andare nel modo giusto, soprattutto all’inizio. Ma nella tua testa devi rimanere ottimista, continuare a lavorare. Qui ho vinto un torneo nelle scorse settimane, credo che le cose vadano sempre meglio. Magari non sono al 100% ma se un mese fa mi avessero detto che avrei avuto questa condizione oggi ci avrei messo la firma.

Australian Open 2022, Matteo Berrettini supera Nakashima in rimonta nonostante i problemi di stomaco

Sulla positività al Covid presa a fine dicembre: “I sintomi all’inizio non sono stati particolarmente piacevoli. I primi tre giorni ero particolarmente giù sotto il profilo fisico. Poi ho iniziato a sentirmi meglio, ho fatto il test negativo dopo una decina di giorni e le cose sono migliorate sempre di più. Se incontrassi Kokkinakis al secondo turno? Lui è un giocatore fantastico, in carriera è stato parecchio sfortunato a causa degli infortuni. È stato capace di tornare ad alti livelli e creo stia giocando un gran tennis. Ma questo è il motivo per cui sono qui: sfidare i migliori giocatori del mondo. Sarebbe un bel test, ma mi sento pronto ad affrontarlo“.

In conferenza stampa c’è stato spazio anche per ricollegarsi al discorso riguardante Novak Djokovic, ma il fenomeno maiorchino non è parso molto felice di parlarne: “Sono un po’ stanco di parlarne. Quando ha vinto la prima causa ho detto che la giustizia ha parlato, ieri la decisione è stata differente. Non mi metterò mai contro la legge. Quello che credo è che sarebbe stato meglio avere tutti i migliori giocatori nel torneo, incluso Djokovic. È accaduta un’altra cosa, penso che la situazione sia chiara. A Nole auguro il meglio: la situazione era un casino e non è stato l’unico che ha fatto le cose nella maniera sbagliata. Ma è anche uno dei responsabili di questa situazione“.

Foto: LaPresse

 

Exit mobile version