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Australian Open 2022, Rafael Nadal infrange il sogno di Matteo Berrettini in 4 set

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Rafael Nadal è in finale per la sesta volta agli Australian Open, centrando così già subito, nel 2022, la possibilità di arrivare a quota 21 Slam vinti. Due set a livelli che non gli venivano accreditati da anni e l’attimo giusto nel quarto: tali sono i momenti chiave della vittoria su Matteo Berrettini per 6-3 6-2 3-6 6-3, in poco meno di tre ore. Ora il mancino di Manacor attende Stefanos Tsitsipas o Daniil Medvedev, con il greco e il russo attesi alle 9:30 da uno scontro che sarà guardato con interesse dall’uomo che arriva alla finale numero 29 nei quattro tornei maggiori.

Il primo game Berrettini riesce a portarlo ai vantaggi, ma il problema si rivela chiaramente nei successivi due: il romano è contratto, anche complice un Nadal che fin da subito mette grande pressione ogni volta che può, tenendo lo scambio sul rovescio. Nasce così il break immediato, che diventa complicato da gestire anche perché lo spagnolo appare chiaramente con poca voglia di tenersi il numero 1 d’Italia attaccato nel punteggio. Berrettini riesce ad arrivare, sul 2-4, fino al 30-30, ma rischia sul 2-5, game che risolve ai vantaggi. Quelli che le statistiche rilevano come errori gratuiti sono in realtà dei diversamente forzati, nel senso che la pressione che mette incessantemente Nadal lo costringe anche a cambiare rapidamente un piano di gioco che, peraltro, non è in mano sua. Sul 3-5 il romano trova buone soluzioni sia di dritto che di rovescio annullando tre set point consecutivi, ma Nadal decide di servire prima al corpo e poi esterno per chiudere in 43′.

Il secondo parziale il mancino di Manacor lo ricomincia in modalità allerta massima, giocando in difesa tutto ciò che può e trovando l’aiuto di un Berrettini che parte subito 0-30 e deve poi subire, a 15, il dritto incrociato che vale il break. Per l’uomo che vinse nel 2009 di altre opportunità, sullo 0-2, ne arrivano due. L’italiano si salva con ace e prima, ma quando deve chiudere il game sbaglia due dritti, ritrovandosi di nuovo nei guai. Alla quarta chance, Nadal sfrutta un errore di dritto in spinta di Berrettini e va sullo 0-3. Arriva uno 0-30 a favore dell’azzurro, ma senza che gli venga data anche una remota possibilità di renderlo qualcosa di più, come dimostrato anche dal violentissimo ultimo punto del quarto game. Non cambia più sostanzialmente nulla nell’arco di quel che resta, e di conseguenza arriva il 2-6 a favore dell’iberico.

In qualche modo, Berrettini riesce a partire tenendo il servizio nel terzo set, e questo gli riesce a dare un minimo di fiducia in più. Il tutto aumentato anche dal fatto che, pur facendosi recuperare fino alla parità in un game relativamente tranquillo, riesce a tenerlo con un paio di bei punti, anche se ad alto tasso di rischio. Nadal, benché non in vena di concessioni al servizio, in risposta qualcosa concede: sul 2-2 30-30, con il numero 1 d’Italia in seria difficoltà e costretto a un recupero di rovescio complicato, sbaglia la volée della palla break. Il romano, però, sente di più la palla e si vede, tra un dropshot, un dritto dietro al paletto e un turno di battuta a zero. Il momento di Berrettini è positivo: arrivano un gran passante in corsa di dritto, una risposta profonda di rovescio, tre palle del 5-3 e, poco dopo, il primo break in cinque set e mezzo, US Open 2019 compresi. Basta un attimo, ed arriva anche il 6-3 che allunga il match, con tanto di 13 degli ultimi 14 punti vinti.

VIDEO Matteo Berrettini, punto show contro Rafael Nadal: la palla passa a lato del paletto!

Con un paio di potenti soluzioni da fondo, l’azzurro trova il 15-30 immediato, ma Nadal rimette in sesto il game a partire da una palla corta. Berrettini inizia in maniera sempre implacabile al servizio, ma dall’altra parte della rete non arrivano opportunità significative per tutta la prima parte del quarto set. Un altro piccolo spiraglio il maiorchino lo offre sul 3-3 15-30, ma il passante in corsa del numero 7 del mondo non trova che la rete, anche se va sottolineata l’assoluta solidità dall’altra parte della rete, che poi è un marchio di fabbrica. Sul 3-4 finisce una serie di 23 punti di fila vinti al servizio da Berrettini, che sul 30-30 commette un grave errore di dritto dal centro, mandandolo in rete: palla break. Lo scambio che segue, sulla seconda, è durissimo e di 23 colpi, ma l’azzurro regge e alla fine è Nadal a mettere largo il rovescio. Sia la prima che il dritto, però, abbandonano il romano, che con altri due errori consegna il 3-5 al suo avversario. Pochi minuti, una certa gestione, e Nadal si regala una finale Slam rimanendo imbattuto nel 2022 (nove vittorie di fila).

I numeri, in questo caso, vanno letti in diversi modi. Per esempio, nel secondo set Berrettini ha messo in campo l’82% di prime, ma quando la palla tornava indietro i punti erano 9 su 23. Nei primi due parziali Nadal è stato molto aggressivo sulla seconda, vincendo 12 punti su 14 in questo frangente; 38-39 contro 30-20 a favore dell’iberico il rapporto vincenti-errori gratuiti alla fine, benché alcuni siano chiaramente più pesanti di altri.

Foto: LaPresse

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