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Australian Open 2022, tutti gli italiani nel tabellone di qualificazione. In 17 pronti a farsi strada verso lo Slam
Con i sorteggi dei tabelloni degli Australian Open formalizzati, andiamo a scoprire un po’ meglio tutti i 17 rappresentanti del tricolore italiano di scena a Melbourne, che tenteranno di superare la parte cadetta dello Slam che si gioca nell’emisfero australe. Da riscattare il 2021 al maschile: si giocò a Doha, per le contingenze da Covid-19, e solo in due su nove arrivarono al secondo turno, e nessuno al terzo. Tra le donne, invece, a Dubai passarono Errani e (per la seconda volta) Cocciaretto.
L’ordine che viene qui seguito non è quello del tabellone, ma della classifica che i giocatori in gara avevano lo scorso 3 gennaio.
GLI ITALIANI
FEDERICO GAIO
Numero 153 del mondo, ventottesima testa di serie. Particolarmente attivo nel 2021, ha giocato bene nella prima parte dell’anno, con il picco del secondo turno all’ATP 500 di Barcellona, ma, se escludiamo la finale al Challenger di Todi e la qualificazione all’ATP 250 di San Diego, nella seconda parte non si è espresso allo stesso livello. Per il ventinovenne faentino c’è il tedesco Tobias Kamke: 1-1 nei confronti a livello Challenger, ma l’unico sul veloce l’ha vinto il trentacinquenne ex numero 64 del mondo.
SALVATORE CARUSO
Numero 157 del mondo, ventinovesima testa di serie. Dopo una difficilissima prima parte del 2021 (bene solo in Australia e, fino a un certo punto, a Montecarlo), ha ritrovato un po’ di fiducia con alcuni Challenger, anche se non è riuscito a svoltare la stagione. Il suo avversario di primo turno, lo sloveno Blaz Rola, è abituale a livello Challenger: ci sono tre confronti, con l’italiano avanti 2-1, ma è Rola ad aver vinto l’unica partita giocata sul veloce, in Cina.
ALESSANDRO GIANNESSI
Numero 185 del mondo. Nei fatti, al di là di qualsiasi considerazione sul 2021, appare destinato a chiudere subito la sua esperienza a Melbourne per due motivi. Il primo è legato al fatto che sul veloce ormai gioca pochissimo (le qualificazioni Slam e poco altro), il secondo è l’avversario, il venticinquenne svizzero Marc-Andrea Huesler. Questi, curiosamente, lo segue in classifica al numero 186, ma ha dalla sua una migliore adattabilità al rapido. Nessun precedente.
GIAN MARCO MORONI
Numero 197 del mondo. 2021 in chiaroscuro per il nativo di Roma: una vittoria Challenger a Milano, una finale a Como, ma al di là di questo tanti risultati mai andati al di là dei quarti di finale. In questa fattispecie il ventitreenne azzurro pesca l’indiano Ramkumar Ramanathan, con il quale perse nel Challenger di Antalya 2 a inizio 2021 al tie-break del terzo set. Fu uno dei due a vincere una partita nella totalmente negativa campagna “aussie” (a Doha) del 2021. Si trova nello spot con tre italiani (Caruso e Arnaboldi gli altri).
FRANCO AGAMENONE
Numero 201 del mondo. Storia particolare (e con una n in meno, dimenticata dall’anagrafe argentina): il bisnonno, a fine ‘800, partì per l’Argentina in cerca di fortuna, Franco ha invece fatto il percorso inverso. Da sempre con il doppio passaporto, ha scelto di rappresentare l’Italia e nel 2021, tra i 27 e i 28 anni, ha fatto un balzo inatteso, scalando quasi 500 posizioni in classifica con 5 vittorie e 4 finali ITF (Futures) e due successi Challenger a Praga 3 e Kiev. Nessun precedente con il ceco Vit Kopriva.
THOMAS FABBIANO
Numero 204 del mondo. Il trentaduenne pugliese, dopo lo stop di praticamente tutto il 2020, ha faticato a fare del 2021 un anno nel quale trovare i colpi di mano che l’avevano reso famoso nel biennio precedente. Alcuni lampi nelle qualificazioni a Miami e Montecarlo, poi solo a fine anno una semifinale al Challenger di Bari in mezzo a tanti primi e secondi turni. Per lui sarà dura con il brasiliano Thiago Seyboth Wild, mai affrontato fino a questo momento.
FLAVIO COBOLLI
Numero 205 del mondo. Si tratta di uno dei giovani più interessanti del panorama italiano, in grado di passare dal numero 886 di marzo 2021 alle porte dei primi 200 a 19 anni. Figlio di Stefano, nel 2021 ha vinto un torneo ITF e raggiunto due finali Challenger, ma anche senza vincere queste ultime si è trovato a dare estrema continuità ai propri risultati. Ha vinto a livello ATP con l’americano Marcos Giron a Parma. A Melbourne è contro l’australiano Andrew Harris, che rispetto a lui paga quasi 200 posti.
LORENZO GIUSTINO
Numero 207 del mondo. Il trentenne di Napoli viene da una stagione con poco di positivo, dal momento che in sole tre occasioni è riuscito a vincere più di due match in uno stesso torneo e in un’unica è riuscito a portarne a casa tre, con la semifinale a Bucarest (Challenger). Viaggiava intorno ai 150, ora è uscito dai 200. Con l’avversario di primo turno, l’australiano Jason Kubler, vanta un 2-1 nei precedenti, che però sono tutti lontanissimi nel tempo (2010, 2012, 2014) e risalenti ai Futures.
ANDREA PELLEGRINO
Numero 218 del mondo. Il ventiquattrenne nato a Bisceglie ha vinto, lo scorso anno, il primo dei due Challenger romani giocati al TC Garden, poi ha infilato una serie impressionante di sconfitte al primo turno interrotta da due “botti”: le finali a Lisbona e a Napoli. La sfida con il francese Constant Lestienne si ripete al primo turno delle qualificazioni di uno Slam per la seconda volta consecutiva: agli US Open era finita 7-5 4-6 6-0 in favore del transalpino.
ANDREA ARNABOLDI
Numero 251 del mondo. 2021 chiuso con l’acuto dal milanese, che da pochi giorni ha compiuto 34 anni, con la finale al Challenger di Forlì 3, persa con il russo Pavel Kotov. Per il resto, poche le soddisfazioni offerte da un’annata che lo ha lasciato sostanzialmente dove già era alla fine del 2020. Per lui il confronto è realmente complicato: il giapponese Taro Daniel ha già vinto tre partite nel 2022 e forse mai come oggi è in situazione migliore. Cinque precedenti (3-2 Daniel, due nel 2012, due nel 2013 e uno nel 2020).
FILIPPO BALDI
Numero 369 del mondo, gioca con il ranking protetto. Con le candeline dei 26 anni che stanno per spegnersi (10 gennaio), è tornato in campo a giugno 2021 dopo un lungo stop per operazione alla spalla sinistra. Dal rientro, però, non ha prodotto alcun reale acuto, arrivando fino ai quarti di finale a Bari, dove però si è fermato per ritiro contro Andrea Vavassori per un guaio alla schiena (ora risolto). Il moldavo Radu Albot, però, è avversario complicato da gestire.
LE ITALIANE
MARTINA TREVISAN
Numero 112 del mondo, seconda testa di serie. Viene da un 2021 in cui, fino al Roland Garros, aveva vinto due partite. Nel finale di anno ha raggiunto una finale al 125 di Karlsruhe, la vittoria all’ITF da 80.000 dollari di Valencia e un’altra finale in quello da 25.000 dollari di Funchal, in Portogallo. Nonostante questo, perdendo i punti dei quarti al Roland Garros 2020, è scesa fuori dalla top 100. Non ha mai affrontato la rumena Irina Fetecau. Se sta bene, può tentare di entrare in tabellone.
SARA ERRANI
Numero 121 del mondo, nona testa di serie. A Melbourne, nel 2021, aveva sfiorato gli ottavi, sfuggiti di un nulla contro Su-Wei Hsieh, che da Taipei con furore è tornata alla ribalta. Successivamente, la stagione è andata a fasi alterne, con il ranking a due cifre a lungo sospirato e mai raggiunto definitivamente. Taipei ritorna nel destino, perché stavolta di fronte c’è la mai affrontata Su-Jeong Jang, nota nel mondo ITF fino ai 25.000 dollari, ma che in quello WTA non ha mai inciso.
LUCIA BRONZETTI
Numero 148 del mondo, ventiseiesima testa di serie. Dopo l’ingresso in stile nel mondo WTA, in cui ha già dimostrato di saper stare con tre quarti di finale raggiunti nel 2021, ha aperto l’anno battagliando senza remore con la rientrante Sofia Kenin. La francese Amandine Hesse non è un ostacolo insormontabile, e per di più, in base al tipo di spot che ha di fronte, può strizzare l’occhio verso una qualificazione.
ELISABETTA COCCIARETTO
Numero 156 del mondo. Rivedremo finalmente la marchigiana in campo, dopo uno stop che durava da Bucarest e nel quale, in mezzo, c’è stata un’operazione a quel ginocchio che l’ha tormentata per parecchio tempo. Era riuscita, prima, ad arrivare in semifinale a Guadalajara. Melbourne per lei significa la Rod Laver Arena del 2020 con Angelique Kerber. Quest’anno debutta con la spagnola Lara Arruabarrena, che la sconfisse nelle qualificazioni a Monterrey, ma che nel frattempo è uscita dalle 200.
LUCREZIA STEFANINI
Numero 177 del mondo. 2021 di valida crescita per lei, che ha fatto un balzo di 200 posizioni attraverso due vittorie ITF da 25.000 dollari e altri ottimi risultati. Dove ha potuto giocare a livello WTA lo ha fatto, e ha chiuso l’anno vincendo il suo primo match sul circuito maggiore contro la lussemburghese Mandy Minella a Courmayeur, non rendendo poi la vita semplice a Jasmine Paolini. La sua avversaria è la bielorussa Olga Govortsova, ormai una veterana: accoppiamento non esattamente fortunato.
FEDERICA DI SARRA
Numero 203 del mondo. A 31 anni ha visto il 2021 quale anno della migliore stagione in carriera, che l’ha portata a giocare nel WTA 250 di Gdynia e a sfiorare la qualificazione agli US Open, trovandosi la strada sbarrata dalla rumena Elena-Gabriela Ruse che in quel periodo stava giocando molto bene. Per lei nessun precedente con l’avversaria che le tocca in sorte, la britannica Harriet Dart, contro cui parte però sfavorita. Se la battesse, però, le chance si impennerebbero di molto.
Foto: LiveMedia/DPPI/Rob Prange – LivePhotoSport.it