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Australian Open, Matteo Berrettini: “Mi sento stanco, più che dopo il 1° turno. Posso crescere”
Matteo Berrettini è riuscito a portarsi a casa il secondo turno degli Australian Open. Ci ha messo quattro set per mandare ko la wild card Stefan Kozlov, che nella fase centrale del match ha impensierito il numero 7 del mondo, ma l’azzurro è riuscito a far girare la partita sfruttando i suoi punti di forza.
Australian Open, con Carlos Alcaraz serve il Matteo Berrettini in versione carroarmato
Nell’intervista dell’immediato post gara, il romano descrive la partita con accortezza: “Era difficile, si è rivelato un ottimo giocatore. Sono partito bene, poi è cresciuto di intensità e si è adattato ai miei colpi. A quel punto ho dovuto fare un ulteriore step qualitativo nel mio gioco, sono contento di questo successo“.
Matteo poi rivela le sue condizioni fisiche: “Sono un po’ stanco, forse leggermente peggio rispetto al primo turno. Era difficile recuperare al 100% dopo un match intenso come quello con Nakashima: la cosa importante quest’oggi era portarsi il risultato a casa e avanzare nel torneo“.
Quando gli viene chiesto un parere sulla seconda settimana del torneo, Berrettini rimane con i piedi per terra: “Penso ad un match alla volta. Mi sento abbastanza bene: questo per me è solo il secondo torneo dell’anno, ci vuole un po’ di tempo per trovare il miglior rendimento ma le cose non possono che migliorare. Domani? Dovrò trascorrere del tempo con il mio fisioterapista per recuperare al meglio le energie“.
Foto: LaPresse