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Australian Open, Novak Djokovic isolato in una stanza all’aeroporto: interrogato, non può usare il cellulare

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AGGIORNAMENTO ORE 18.30. Novak Djokovic è stato interrogato dai funzionari dell’Australian Border Force in una stanza dell’aeroporto almeno fino all’1:15 di notte, orario locale (in Italia siamo nove ore indietro rispetto a Melbourne). Come riportano il portale serbo Telegraf, Saso Ozmo e il padre di Djokovic, l’atleta risulterebbe isolato in una stanza e non sarebbe autorizzato a usare il suo telefono. I punti interrogativi riguarderebbero la documentazione per richiedere l’esenzione, che non sarebbe adeguata.

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Il viaggio di Novak Djokovic verso Melbourne, per disputare gli Australian Open 2022, vive un nuovo capitolo. Dopo le polemiche di ieri, legate all’esenzione sanitaria ottenuta dal serbo per giocare il primo Slam della stagione, oggi si aggiunge un ulteriore capitolo alla vicenda.

Il numero uno del mondo è infatti bloccato in aeroporto per problemi burocratici legati al suo visto, che ovviamente dovranno essere risolti: in caso contrario Djokovic non potrà soggiornare nello stato del Victoria e non potrà giocare il torneo.

In merito alla questione è intervenuta Jaala Pulford, ministro dello sport ad interim e membro del Consiglio legislativo del Victoria dal 2006, affermando: “Il governo federale ha chiesto se sosterremo la richiesta di visto di Novak Djokovic di accesso in Australia. Non forniremo a Novak Djokovic supporto per la richiesta di visto individuale per partecipare all’Australian Open 2022″.

Poi ha aggiunto: “Siamo sempre stati chiari su due questioni: la prima riguardante l’approvazione dei visti, è di competenza del governo federale, la seconda in merito alle esenzioni mediche che sono di competenza dei dottori”.

Foto: Lapresse

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