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Biathlon, Coppa del Mondo Anterselva 2022. Per l’Italia maschile 4 successi e 12 podi sulle nevi di casa

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Come d’abitudine, il mese di gennaio del biathlon si conclude ad Anterselva, tappa finale del trittico O-R-A (Oberhof, Ruhpolding, Antholz) e, in questo 2022, ultimo appuntamento prima dei Giochi olimpici di Pechino. Il borgo altoatesino può essere considerato a tutti gli effetti una “Classica Monumento” della disciplina per due ragioni ben precise. In primis è l’unica località ad aver organizzato ben 6 edizioni dei Mondiali (1975, 1976, 1983, 1995, 2006, 2020); inoltre è il luogo dove si è disputato il maggior numero di gare di primo livello. A oggi, in campo maschile se ne contano ben 108 (32 venti km, 44 sprint, 18 inseguimenti, 14 mass start), di cui quindici con valore iridato.

Vista la sconfinata tradizione di Anterselva, non sorprende che su queste nevi siano riusciti a raccogliere almeno una vittoria ben cinquantaquattro atleti! Fra di essi spicca la figura Ole Einar Bjørndalen, capace di imporsi addirittura in 15 occasioni. Peraltro, il norvegese ottenne il primo successo della sua carriera proprio in Alto Adige nel 1996. Le successive affermazioni sono arrivate tra il 1998 e il 2008 e comprendono anche i 2 ori iridati del 2007 (sprint e inseguimento).
Sono invece cinque gli uomini in attività ad aver già primeggiato ad Antholz. Tra di loro emerge prepotentemente un altro norsk, ovvero Johannes Bø, che ha già arpionato 7 vittorie (una nel 2017, due nel 2018, due nel 2019, un oro mondiale 2020 e una nel 2021). Si è imposto in 2 casi Alexander Loginov (un oro iridato 2020 e un successo nel 2021), mentre si sono fregiati di 1 affermazione anche Lukas Hofer (2014), Quentin Fillon Maillet (2019) ed Emilien Jacquelin (oro iridato 2020).

Guardando invece ai podi, sono quattordici i biathleti tuttora in azione ad aver già fatto il proprio ingresso nella top-three in quel di Anterselva. Anche questa graduatoria è capitanata da Johannes , il quale ha già raggiunto la doppia cifra:
11 (7-3-1) – BØ Johannes Thingnes [NOR]
7 (1-4-2) – FILLON MAILLET Quentin [FRA]
4 (0-1-3) – FAK Jakov [SLO]
3 (0-2-1) – GARANICHEV Evgeniy [RUS]
3 (2-0-1) – LOGINOV Alexander [RUS]
2 (1-0-1) – JACQUELIN Emilien [FRA]
2 (0-2-0) – EDER Simon [AUT]
2 (0-1-1) – BØ Tarjei [NOR]
2 (0-1-1) – BJØNTEGAARD Erlend [NOR]
2 (0-1-1) – GUIGONNAT Antonin [FRA]
1 (1-0-0) – HOFER Lukas [ITA]
1 (0-1-0) – TSVETKOV Maxim [RUS]
1 (0-1-0) – LÆGREID Sturla Holm [NOR]
1 (0-0-1) – SEMENOV Sergey [UKR]

https://www.oasport.it/2022/01/classifica-coppa-del-mondo-biathlon-2021-2022-laegreid-comanda-5-johannes-boe-e-indietro-gli-azzurri/

Ragionando invece per nazione, si evince come ad Antholz il movimento tedesco sia quello egemone, almeno per numero di podi. Invece, se guardiamo ai successi, la Norvegia ha recentemente scavalcato la Germania:
80 (26-24-30) – GERMANIA [All-Inclusive]
72 (27-23-22) – NORVEGIA
42 (13-15-14) – FRANCIA
37 (10-12-15) – RUSSIA
32 (13-11-8) – URSS + CSI
17 (5-6-6) – AUSTRIA
12 (4-6-2) – ITALIA
10 (5-5-0) – SVEZIA
5 (0-2-3) – SLOVENIA
4 (2-0-2) – UCRAINA
4 (1-0-3) – BIELORUSSIA
3 (1-1-1) – REP.CECA
3 (1-1-1) – FINLANDIA
2 (1-0-1) – POLONIA
1 (0-1-0) – CINA

Come si può evincere dalla sovrastante tabella, l’Italia ha mandato in archivio complessivamente 12 podi, arrivati con otto atleti diversi.
Curiosamente, l’azzurro con il palmares più ricco in Alto Adige non è un altoatesino! Infatti Pier Alberto Carrara ha raccolto 3 top-three, tutti nel format della sprint ( nel 1993, nel 1994 e nel 1997).
A quota 3 troviamo anche Andreas Zingerle, il quale però non ha mai vinto ( nella sprint del 1998, nell’individuale del 1990 e nella sprint del 1991).
Hanno inoltre ottenuto 1 podio a testa Gottlieb Taschler ( nell’individuale 1986), Johann Passler ( nell’individuale 1988), Elmar Mutschlechner ( nell’individuale 1993), Patrick Favre ( nell’individuale 1994), Renè Cattarinussi ( nella sprint 1999) e Lukas Hofer ( nella sprint 2014).

Guardando agli uomini in attività, si è detto del successo conquistato da Hofer sette anni fa. Oltre a quell’affermazione, il trentunenne di San Lorenzo di Sebato è entrato altre quattro volte nella top-ten. Dal canto suo Dominik Windisch vanta due ingressi nelle prime dieci posizioni, con l’ posto nella mass start del 2018 come risultato migliore. Tra gli azzurri tuttora in azione hanno già fatto il proprio ingresso in zona punti anche Didier Bionaz (13° nell’individuale dello scorso anno, valsagli la qualificazione alla mass start successiva) e Thomas Bormolini, classificatosi al massimo 19mo nell’inseguimento del 2019.

STAFFETTE
Nella giornata di domenica è prevista una staffetta. Ovviamente ad Anterselva c’è una gloriosa tradizione anche riguardo questo format di gara. In campo maschile se ne sono già disputate ben 38.
Questa la graduatoria dei successi:
7 – GERMANIA UNITA (compreso l’oro iridato 1995)
6 – URSS (compreso l’oro iridato 1983)
6 – FRANCIA (compreso l’oro iridato 2020)
6 – GERMANIA EST
5 – RUSSIA (compreso l’oro iridato 2007)
3 – NORVEGIA
1 – FINLANDIA (oro iridato 1975)
1 – BIELORUSSIA
1 – REP.CECA
1 – ITALIA
1 – SVEZIA
Dunque è interessante notare come la Norvegia, nelle staffette, sia decisamente in sofferenza rispetto ad altri contesti.

Il successo italiano è parecchio datato, essendo arrivato il 26 gennaio 1992. Quel giorno si imposero Hubert Leitgeb, Johann Passler, Pier Alberto Carrara e Andreas Zingerle.

Il movimento azzurro ha inoltre raccolto altri sei podi.
Il 27 gennaio 1991 Pier Alberto Carrara, Johann Passler, Wilfried Pallhuber e Andreas Zingerle conclusero secondi.
Il 14 gennaio 1996 René Cattarinussi, Wilfried Pallhuber, Patrick Favre e Pier Alberto Carrara si piazzarono terzi.
Il 19 gennaio 1997 sempre René Cattarinussi, Wilfried Pallhuber, Patrick Favre e Pier Alberto Carrara chiusero secondi.
Il 24 gennaio 1999 i soliti Renè Cattarinussi, Patrick Favre, Wilfried Pallhuber e Pier Alberto Carrara si attestarono alla piazza d’onore.
Il 25 gennaio 2003 Renè Cattarinussi, René Laurent Vuillermoz, Devis Da Canal e Wilfried Pallhuber si classificarono terzi.
Infine, il 23 gennaio 2011 Christian De Lorenzi, René Laurent Vuillermoz, Lukas Hofer e Markus Windisch arpionarono la seconda posizione.

Foto: La Presse

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