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Biathlon, Coppa del Mondo Oberhof 2022. Riparte la furibonda lotta per la Sfera di cristallo maschile

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Le vacanze di Natale sono quasi esaurite, di conseguenza la Coppa del Mondo di biathlon si appresta ad affrontare il tradizionale trittico di gennaio. Si parte, come d’abitudine, da Oberhof con quello che può essere definito a tutti gli effetti un appuntamento pre-Mondiale. Infatti non bisogna dimenticare come nel 2023 la manifestazione iridata si disputerà proprio su queste nevi, diciannove anni dopo l’edizione del 2004.

La località della Turingia ha fatto il proprio ingresso nel calendario maschile a partire dal 1983-84, rimanendovi per tre inverni prima di cedere il passo per un lustro. Rientrata nel giro dal 1990-91, stagione in cui si disputarono anche le prime gare femminili, ha ospitato il massimo circuito ad anni alterni fino alle soglie del XXI secolo, diventando poi appuntamento fisso dal 1998-99, quando ha trovato la propria collocazione fissa come prima tappa del mese di gennaio. In due casi ha dovuto fronteggiare cancellazioni dovute a scarso innevamento (1993, 2016), ma in compenso nel 2021 ha organizzato due tappe consecutive per razionalizzare gli spostamenti in tempi di Covid.

La particolarità di Oberhof è quella di avere il poligono più complicato dell’intero circuito. Infatti, oltre a essere sovente flagellato da vento e nebbia, vi si arriva dopo 600 metri di piano difficilissimi da gestire dal punto di vista atletico, soprattutto se ci si trova a sciare controvento, come avviene il più delle volte. Lo “zero” è quindi molto raro e di conseguenza ha un peso specifico maggiore rispetto ad altre località.

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Sino a oggi in Turingia si sono disputate 64 gare maschili individuali di primo livello (6 venti km, 29 sprint, 14 inseguimenti, 15 mass start), di cui quattro con valore iridato (ovviamente quelle dell’edizione 2004).
Su queste nevi sono trentatre gli atleti in grado di imporsi in almeno una competizione. Fra di essi il più vincente in assoluto è ancora oggi il norvegese Ole Einar Bjørndalen, capace di raccogliere 9 successi (due nel 1997, uno nel 1999, due nel 2000, due nel 2003, uno nel 2008 e uno nel 2010).
Sono cinque gli uomini in attività ad aver primeggiato da queste parti. I fratelli Bø hanno ottenuto 3 affermazioni a testa. Tarjei si è imposto due volte nel 2011 e una nel 2021, mentre Johannes ha trionfato in un’occasione nel 2019 e in due nel 2021. Al tandem familiare norsk si aggiungono Julian Eberhard (2017), Alexander Loginov (2019) e Sturla Holm Lægreid (2021).

Guardando invece ai podi, sono diciassette i biathleti tuttora in azione ad aver già fatto il proprio ingresso nella top-three in quel di Oberhof. Questa graduatoria è capitanata in solitudine da Tarjei Bø, issatosi a quota 7.
7 (3-1-3) – BØ Tarjei [NOR]
6 (3-2-1) – BØ Johannes Thingnes [NOR]
3 (1-1-1) – LÆGREID Sturla Holm [NOR]
2 (0-2-0) – GARANICHEV Evgeniy [RUS]
2 (0-0-2) – WINDISCH Dominik [ITA]
1 (1-0-0) – EBERHARD Julian [AUT]
1 (1-0-0) – LOGINOV Alexander [RUS]
1 (0-1-0) – LESSER Erik [GER]
1 (0-1-0) – JACQUELIN Emilien [FRA]
1 (0-1-0) – DALE Johannes [NOR]
1 (0-1-0) – LEITNER Felix [AUT]
1 (0-0-1) – LAPSHIN Timofey [RUS]
1 (0-0-1) – SAMUELSSON Sebastian [SWE]
1 (0-0-1) – HOFER Lukas [ITA]
1 (0-0-1) – KÜHN Johannes [GER]
1 (0-0-1) – DESTHIEUX Simon [FRA]
1 (0-0-1) – WEGER Benjamin [SUI]

Ragionando invece per nazione, si evince come a Oberhof vi sia un perenne duello tra il movimento tedesco e quello norvegese. Gli scandinavi hanno però messo la freccia proprio nel 2021, scavalcando in ogni voce i padroni di casa.
51 (19-15-17) – NORVEGIA
46 (13-23-10) – GERMANIA [All-Inclusive]
30 (15-8-7) – FRANCIA
30 (12-9-9) – RUSSIA
7 (1-0-6) – ITALIA
6 (2-2-2) – AUSTRIA
5 (1-1-3) – URSS
4 (1-1-2) – POLONIA
4 (0-2-2) – SVEZIA
4 (0-1-3) – REP.CECA
1 (0-1-0) – BIELORUSSIA
1 (0-1-0) – USA
1 (0-0-1) – FINLANDIA
1 (0-0-1) – SLOVENIA
1 (0-0-1) – SVIZZERA

Dunque come si può notare l’Italia si sia tolta diverse soddisfazioni in quel di Oberhof.
L’unica vittoria è datata 19 gennaio 1995, giorno in cui Wilfried Pallhuber fece propria un’individuale.

Gli altri sei podi, curiosamente tutti terzi posti, sono invece diluiti nel tempo e portano le firme di Pier Alberto Carrara (individuale del 31 gennaio 1991), Andreas Zingerle (sprint del 2 febbraio 1991), Renè Laurent Vuillermoz (sprint del 6 gennaio 2007), Dominik Windisch (sprint del 5 gennaio 2017 e inseguimento di due giorni dopo) e Lukas Hofer (inseguimento del 12 gennaio 2019).
Quindi, tra gli azzurri in attività, Hofer e Windisch si sono entrambi fregiati di piazzamenti nella top-three.

Dal canto suo Thomas Bormolini vanta un 21° posto nella sprint del 2015. Tommaso Giacomel ha invece come miglior risultato una 34ma posizione nell’inseguimento 2021. Nessun altro italiano tuttora in azione ha fatto ingesso in zona punti sulle nevi della Turingia.

STAFFETTE MISTE
Nella giornata di sabato sono programmate delle gare miste (staffetta e single mixed), che andranno in scena per la seconda volta nella storia. Nel 2021 la staffetta canonica è stata vinta dalla Russia davanti alla Norvegia e alla Francia, mentre la prova a coppie ha visto il successo della Francia sulla Svezia e sulla Norvegia.

Foto: La Presse

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