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Ciclismo

Andrea Piccolo: “Ho avuto problemi al fegato per un anno. Trattato bene in Astana, la Gazprom non è un passo indietro”

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Andrea Piccolo nel settembre 2018 conquistò la medaglia di bronzo nella prova contro il tempo dei Campionati del Mondo nella categoria Juniores. Nel 2019 vinse poi il Giro della Lunigiana e la prova a cronometro dei Campionati Europei. Nel 2020, nonostante la pandemia, Piccolo in maglia Colpack agguantò il secondo posto nella cronometro dei Campionati Italiani dietro a Jonathan Milan. Poi il passaggio con la formazione kazaka Astana (squadra con cui non ha mai corso, ndr) e la seconda parte del 2021 in maglia Viris Vigevano dove è riuscito ad alzare le braccia al cielo alla Ruota d’Oro oltre a chiudere il seconda posizione il Gp Capodarco. 

Andrea, come stai?

“Bene grazie, sono in ritiro con la squadra a Calpe e gli allenamenti procedono bene.” 

La scorsa stagione hai avuto dei grossi problemi di salute. Potresti spiegarci meglio cos’è successo?

“Ho avuto dei problemi al fegato causati dalla mononucleosi che ho avuto nell’agosto 2020 e me li sono portati dietro per quasi un anno. Nel frattempo sono stato fermo e ho aspettato che i valori degli esami tornassero nella norma.” 

Come ti sei trovato nella formazione kazaka? Ti sei sentito scaricato dall’Astana?

“Mi sono sempre trovato bene anche se non ho mai corso. Mi sono appoggiato a Giuseppe Martinelli che era il mio direttore sportivo di riferimento e non mi è mancato mai niente. Poi ci sono stati i problemi con l’allontanamento di Vinokurov e i vari problemi con lo sponsor Premier-Tech. Non sono stati mesi semplici.” 

Nella seconda parte del 2021 hai difeso i colori della Viris Vigevano, quest’anno correrai con la professional Gazprom-Rusvelo. Lo consideri un passo indietro per la tua carriera?

“Gli accordi sono stati presi tramite la Nazionale perché, non facendo più parte della formazione kazaka, dovevo per forza tesserarmi con qualche società per riuscire a fare qualche gara di fine stagione e per poter essere convocato dalla Nazionale. Non lo considero un passo indietro, perché qualcosa sono riuscito a far vedere. Ringrazio la Viris Vigevano per avermi dato l’opportunità di correre e la Gazprom-Rusvelo per avere creduto in me.” 

Una seconda parte di stagione però tutto sommato non male, dove sei riuscito ad alzare le braccia al cielo alla Ruota d’oro. Cos’ha significato per te questa vittoria?

“Non correvo da quasi un anno e quindi essere tornato a vincere è stato molto emozionante.”

Sei considerato uno dei maggiori talenti del ciclismo italiano. Ti senti sotto pressione?

“No, assolutamente. Non mi sono mai sentito in dovere di dimostrare qualcosa. Mi sono sempre goduto la bici senza pressioni.” 

Quali sono gli obiettivi per questa stagione?

“Cercare di ottenere qualche soddisfazione personale e di essere di supporto alla squadra.” 

Da dove comincerà il tuo 2022?

“Dalla Volta a la Comunitat Valenciana i primi di febbraio.” 

Tutti abbiamo un sogno nel cassetto. Qual è il tuo?

“Vincere un Grande Giro o una Classiche… mi piace sognare in grande.” 

Foto: pagina FB Andrea Piccolo

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