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Dakar 2022, settima tappa moto: Jose Ignacio Cornejo Florimo trionfa, Adrien van Beveren guida la classifica generale

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Signore e signori si ricomincia. Un giorno di riposo per ricaricare le pile era necessario e anche il rischio di una possibile cancellazione della Dakar 2022, a causa di un presunto attacco terroristico, è stato scongiurato.

Pericolo però che è un po’ il mestiere dei concorrenti del rally raid più famoso del mondo e di trappole lungo il percorso della settima tappa da Riyadh ad Al Dawadimi ce ne erano molti. 100 km di dune dei 402 di gara hanno rappresentato l’insidia maggiore tale per cui i protagonisti hanno assunto quasi le sembianze di surfisti capaci di cavalcare l’onda. Un esercizio intenso a cui ha fatto seguito un vero e proprio labirinto in cui trovare la retta via non è stato affatto semplice.

Purtroppo per l’australiano Daniel Sanders, vincitore dell’ultima speciale, tutto è finito prima di cominciare. L’aussie avrebbe dovuto presentarsi per aprire le danze di questa settima tappa, ma la sua assenza ha fatto rumore. Sanders stava guidando per le strade di Riyadh, ancora di notte, quando ha urtato un marciapiede situato su una strada a tre corsie, in una zona abilitata a fare un’inversione a U. Il colpo è stato molto forte, con conseguente infortunio al braccio sinistro per il quale è stato portato in ospedale. Le prime notizie, in questo senso, sono rassicuranti. La moto è stata totalmente distrutta nell’impatto, quindi il pilota GasGas non è partito.

Dakar 2022, sesta tappa moto: Sanders vince, Sunderland guida la generale. Petrucci cade, percorso accorciato di 300 km

Un brutto colpo per lui, terzo assoluto a soli cinque minuti e mezzo dal leader, il suo compagno di squadra della GasGas Sam Sunderland. Sunderland che ha perso la vetta dell’overall in favore del francese Adrien Van Beveren (Yamaha) undicesimo al traguardo con la sua Yamaha a 12’34” dal vincitore, mentre il britannico ha concluso 28° a 25’55”.

Il successo è andato al cileno Josè Ignacio Cornejo Florimo (Honda) che, grazie a un’ottima seconda parte di gara, è riuscito a spuntarla sull’argentino Kevin Benavides (KTM) di 44″ e su uno straordinario Joan Barreda (Honda), distanziato di 2’51”. Nonostante i problemi a una spalla dettati da una caduta nella quinta tappa, l’iberico è riuscito a concludere in terza posizione. A completare la top-5 l’altro argentino Luciano Benavides (Husqvarna) a 7’50” e l’altro spagnolo Lorenzo Santolino (Sherco Factory) a 8’29”.

Per quanto riguarda i colori azzurri, Paolo Lucci ha terminato 26° (Solarys Racing) a 25’06”, mentre Danilo Petrucci (KTM Tech3) si è classificato 30° a 27’07” dalla vetta, condizionato da problemi fisici.

Photo LiveMedia/Eric Vargiolu

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