Formula 1

F1, la posizione di Michael Masi si fa sempre meno solida. Vedremo più di un race director dal 2022?

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Il rovente finale della scorsa stagione in Formula Uno non ha ancora finito di lasciare strascichi e detriti. La battaglia campale tra Max Verstappen e Lewis Hamilton ha scritto pagine epiche della storia della massima categoria del motorsport ma, di pari passo, fuori dalla pista ha scatenato una ridda di polemiche per la (tutt’altro che impeccabile) gestione degli ultimi Gran Premi da parte del race director Michael Masi.

Il successore di Charlie Whiting, infatti, era diventato l’inevitabile bersaglio per le veementi accuse delle scuderie coinvolte nella lotta al titolo, ovviamente Mercedes in primis, visto l’esito della gara di Yas Marina. Dopo settimane di voci e riflessioni, sembra davvero che FIA e Liberty Media stiano ragionando in maniera seria e concreta sul futuro del nativo di Sydney.

Peter Bayer, senior official della FIA, ha infatti rivelato che Michael Masi potrebbe davvero essere rimpiazzato. Anche se il sostegno verso l’australiano rimane, la sua posizione è tutt’altro che salda dopo quanto avvenuto tra Jeddah e Abu Dhabi, due gare nelle quali abbiamo avuto la netta sensazione che il race director avesse davvero perso il timone del “carrozzone”.

La FIA, com’è ben noto, ha aperto un’indagine su quanto accaduto e presto sapremo gli esiti con decisioni annesse e connesse. Come spiega motorsport.com, si parla di una possibile riduzione del carico di lavoro del direttore di gara, portando ad avere più di un race director già dal 2022, da far ruotare nel corso della stagione. Non solo, potrebbero essere implementati piani per fornire ulteriori aiuti da remoto a Michael Masi, o chi per esso.

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Una situazione in divenire, dunque, che Peter Bayer prova a riassumere in questo modo: “Penso che Michael Masi abbia fatto un super lavoro e gliene abbiamo dato atto. Tuttavia, c’è la possibilità che vedremo un nuovo direttore di gara. Dal mio ruolo posso solamente dare suggerimenti al Consiglio Mondiale, e sicuramente lo includeranno. Dopo quanto accaduto, penso che abbia sviluppato una pelle relativamente spessa contro gli attacchi ricevuti dai singoli team. Quando lavori alla FIA, devi essere consapevole che stai lavorando per la polizia sportiva. E, in quel caso, sai bene che il poliziotto raramente risulti simpatico, così come nella vita quotidiana. Ciò che è diventato insopportabile sono le reazioni sui social media. Nessuno si ferma davanti a nulla, come avete visto con le minacce di morte ricevute dal pilota della Williams Nicholas Latifi”.

Bayer prosegue nel suo racconto: “Ci sarà una divisione dei compiti che ha il direttore di gara, che è anche direttore sportivo, della sicurezza e delegato in pista. Inoltre i boss dei team non potranno più intervenire sui nostri canali, lo potranno fare i team manager, perché loro devono essere in grado di fare domande. Vogliamo costruire un cuscinetto, con un membro dello staff che prenderà queste richieste. In futuro il direttore di gara potrà concentrarsi sul suo compito e non sarà più distratto”.

Foto:  LPS DPPI Xavi Bonilla

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