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F1, Mario Isola: “Curiosi di vedere le gomme da 18 pollici sulle vetture 2022! Saranno più lente? Vedremo…”

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Pirelli Motorsport festeggia i suoi primi 150 anni di attività ed è pronta, anzi prontissima, a tuffarsi nella nuova era della Formula Uno. Già, il 2022 non rappresenterà solamente il via ufficiale della rivoluzione tecnica delle vetture della massima categoria del motorsport, ma di pari passo vedrà anche lo sbarco dei nuovi pneumatici da 18 pollici in Formula Uno. 

Un cambiamento che molti stanno forse sottovalutando un po’ troppo ma, come abbiamo imparato in questi anni, mai sottovalutare l’importanza delle gomme. Il responsabile di Pirelli F1, Mario Isola, ha tratteggiato quello che vedremo a livello di pneumatici in questo 2022, che inizierà con il Gran Premio del Bahrain di Sakhir del 20 marzo. “Siamo fiduciosi su quel che proporremo perchè abbiamo confermato i risultati dei test di sviluppo anche ad Abu Dhabi, che era un aspetto importante per noi – spiega ai microfoni di Sky Sport – Avevamo tutte le vetture in pista e, ribadire quanto avevamo visto nel nostro percorso di sviluppo di questo prodotto, è stato fondamentale”.

Mario Isola passa poi a descrivere cosa dovrebbero portare concretamente in pista le gomme edizione 2022: “Le caratteristiche, come abbiamo già raccontato, sono diverse: dovrebbero permettere ai piloti di spingere di più e quindi siamo ottimisti. L’unica cosa che manca è mettere questi pneumatici sulle vetture del 2022 che hanno un peso diverso, una distribuzione dei pesi differente, e un pacchetto aerodinamico nuovo di zecca”.

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A livello di rivoluzione tecnica, invece, cosa si attende il mondo della Formula Uno dalle nuove monoposto? “Sarà tutto nuovo. Sono curioso di vedere soprattutto se ci saranno tante squadre vicine a livello di prestazioni e, in quel caso, vedremo un campionato più interessante. Si è parlato tanto di ‘close racing’ ovvero di dare la possibilità ai piloti che seguono di stare vicini e di poter attaccare: sono curioso di vedere se avverrà davvero”.

Ultima battuta, su che vetture dovremo aspettarci in griglia di partenza a partire da Sakhir. “Tutti dicono che saranno più lente rispetto a quelle del recente passato? Non è affatto scontato. Sicuramente ci sarà differenza tra piste veloci e quelle più lente. Le prestazioni sulle curve ad alta velocità dovrebbero essere molto simili, mentre su quelle lente dovrebbero perdere un po’ di più e questo, ovviamente, influirà sul tempo sul giro”. 

Foto: LPS Florent Gooden

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