Tennis
“L’Australia decide chi può entrare nel Paese”. La possibile risposta del Governo a Djokovic: attesa per l’udienza
Novak Djokovic si trova da ormai quattro giorni in isolamento presso il Park Hotel di Melbourne, una struttura utilizzata dal Governo australiano per ospitare persone irregolari. Il tennista serbo è in attesa dell’udienza, che avrà luogo alle ore 10.00 locali di lunedì 10 gennaio (dunque la mezzanotte italiana di oggi). Il numero 1 al mondo non è potuto entrare in Australia, poiché il suo visto non è stato ritenuto valido dalle autorità. Il ribattezzato Nole credeva di avere un’esenzione medica che permettesse l’ingresso nel Paese (dove sono ammesse soltanto persone vaccinate contro il Covid-19).
Domani si consumerà una partita importante in tribunale. Gli avvocati di Novak Djokovic hanno già svelato parzialmente la loro difesa, che parla di una positività al Covid-19 riscontrata lo scorso 16 dicembre: in questo caso non sarebbe obbligatorio il vaccino, potendo così ottenere l’esenzione medica per entrare nel Paese. Oltre a questo si parla di cancellazione del visto viziata da errori giurisdizionali. Emergono anche indiscrezioni rispetto a quella che potrebbe essere la risposta del Governo australiano.
Ben Rothenberg, famoso giornalista del New York Times, ha scritto su Twitter: “Il governo australiano ha depositato la sua risposta di 13 pagine al documento di appello per l’espulsione di Djokovic. A mio avviso sono due i punti chiave, ecco quali: non esiste una garanzia di ingresso da parte di un non-australiano in Australia; l’Australia, in quanto Paese sovrano, mantiene la massima discrezionalità su chi lascia entrare nel suo paese“.
Lo stesso Rothenberg si sofferma sulla conclusione della risposta del Governo: “L’Australia chiarisce che, anche se Djokovic avesse successo nel suo ricorso contro la decisione iniziale, conserva il diritto di trattenere nuovamente Djokovic. Quindi una vittoria nel “primo round” per Djokovic, legalmente, potrebbe semplicemente significare l’inizio di un “secondo round”.
Foto: Lapresse