Calcio

L’era Juve è terminata: di chi sarà la Serie A?

Pubblicato

il

Per nove anni consecutivi ha vinto lo scudetto di Serie A, portando a casa anche i trofei della Coppa Italia e della Supercoppa, ma adesso l’incantesimo che rendeva la Juventus simile all’asso pigliatutto sembra aver esaurito i suoi poteri. Come dimostrano i numeri. Dopo il quarto posto agguantato faticosamente l’anno scorso, trovarsi dopo le prime dodici giornate di calendario con 18 punti non è incoraggiante per la squadra guidata da Massimiliano Allegri, che vede la vetta allontanarsi sempre di più. Dietro questa impasse possono esserci tante ragioni, dalla perdita di campioni del calibro di Ronaldo, volato in Inghilterra in fretta e furia, fino alle difficoltà economiche causate dal Covid. Capire adesso quanto tutti questi elementi abbiano influito non è facile, ma di certo in questo momento la Vecchia Signora non fidura tra i nomi papabili della Seria A.

Le favorite adesso sono tre

Dagli esperti, ai giornalisti, fino alle previsioni dei migliori siti di scommesse in Italia, tutti sembrano essere d’accordo: le favorite per il campionato di Serie A 2021/2022 al momento sono altre e la pausa di campionato dello scorso fine settimana, dovuta alle partite della Nazionale, ha permesso di capire meglio la situazione. In questa fase le squadre che sembrano papabili per la vittoria e per una scommessa vincente sono tre: Napoli, Milan e Inter. La compagine partenopea è al comando insieme ai rossoneri, ma l’Inter che è ora staccata di 7 lunghezze appare motivata e piena di energie: lo scorso anno ha strappato la corona della vittoria alla Juventus dopo quasi un decennio di dominio, e vorrebbe ripetere l’impresa, anche se ha cambiato assetto e allenatore. Osservando nei dettagli le squadre in lizza, si può azzardare una suddivisione in tre blocchi. La prima fascia è quella delle due capolista insieme all’Inter; seguono Juventus e Atalanta; più indietro incombono la Lazio di Maurizio Sarri e la Roma di Mourinho.

Le incognite sono tante

Una suddivisione definita sulla base dei punti attuali, che però non rispecchia fino in fondo le caratteristiche delle compagini in campo. Alcuni sostengono infatti che non siano le milanesi le più accreditate per il titolo ma il Napoli, guidato dal mister Luciano Spalletti. Gli azzurri, del resto, hanno iniziato il campionato con il vento in poppa, inanellando una serie impressionante di vittorie, aiutati anche dal motore propulsore di Victor Osimhen, attaccante dai tanti talenti. Uno stato di grazia, che nemmeno le difficoltà legate al rinnovo del contratto del capitano Insigne hanno potuto rovinare. La macchina del Napoli viaggia a pieno regime e non mostra cedimenti, ma come sanno appassionati e scommettitori la strada verso la fine è lunga e ci possono essere trabocchetti dietro ogni partita, anche quelle apparentemente meno pericolose. A creare problemi, ad esempio, potrebbe essere la blasonata Inter, che punta a ripetere l’impresa della scorsa stagione. Oppure il Milan, che ha in Stefano Pioli un allenatore solido e deciso e appare finalmente consapevole della propria forza. E che ha superato senza troppi contraccolpi gli addii di Donnarumma (andato al Psg) e di Calhanoglu (passato all’Inter).

La lista delle possibili antagoniste

In lizza per l’assalto al titolo c’è ancora la Roma di José Mourinho, arrivato nella capitale con grandi ambizioni, accolto come un eroe, eppure sino ad ora non del tutto capace di mantenere stabile l’andamento della sua squadra. Pure la Lazio di Maurizio Sarri ha numeri e atleti di qualità, ma forse i nuovi schemi di gioco non sono ancora stati assimilati perché non sempre i risultati raggiunti al momento del fischio finale sono all’altezza delle aspettative e forse anche delle capacità. Ovviamente nella lista delle aspiranti al titolo c’è anche la Juventus, ma la situazione della Vecchia Signora appare abbastanza complicata. Quest’anno è partita male, con risultati negativi e un gioco fiacco. Poi ha avuto un guizzo importante, che ha lasciato ben sperare i tifosi. Nelle scorse settimane qualche commentatore aveva persino coniato la definizione di “Juve operaia”, per raccontare che la squadra di Allegri non faceva spettacolo ma riusciva comunque a guadagnare i punti necessari per progredire nella classifica. Un’impressione fugace, a giudicare dai risultati più recenti in campionato.

Una Juventus a due velocità

Molti osservatori sono convinti che la squadra abbia delle incertezze. È quasi come se viaggiasse a due velocità, perché in serie A non concretizza i risultati e nemmeno entusiasma i tifosi, mentre quando si trova a giocare in Europa stupisce e diverte. La dimostrazione è arrivata nella partita casalinga contro lo Zenit, con i bianconeri che hanno battuto la formazione russa con la doppietta di Dybala e i gol di Chiesa e Morata e hanno conquistato il passaggio agli ottavi di finale di Champions League con due turni di anticipo. Come sia possibile avere due anime che convivono nella stessa squadra è difficile da capire. Ma in fondo Massimiliano Allegri ha avuto in passato degli inizi di stagione complicati che pure hanno portato a conclusioni positive. Sei anni fa, ad esempio, la Vecchia Signora fu sconfitta dal Sassuolo e si ritrovò a meno undici punti dalla capolista. Poi fu in grado di rimontare e mettersi lo scudetto in tasca con diverse giornate d’anticipo. Una rimonta incredibile, che potrebbe anche ripetersi. Per la verità i bookmakers non sono tanto convinti che sia possibile, anche se nella storia della Juventus ci sono stati altri anni cominciati male come ha spiegato di recente la Gazzetta dello Sport. Statistiche a parte, occorre guardare alla realtà. Lo scudetto forse è un obiettivo lontano, ma i ragazzi di Mister Allegri potrebbero ancora risalire la china, raggiungere la zona Champions League e continuare a guardare all’Europa come a un sogno possibile. Da acchiappare con tenacia e determinazione.

Foto: Lapresse

Exit mobile version