Ciclismo

Letizia Paternoster: “Non bado agli haters. La nuova guida tecnica può far bene al gruppo”

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Tra le maglie iridate conquistate dall’Italia nello splendido 2021 spicca quella di Letizia Paternoster (la prima della storia per l’Italia nell’eliminazione, ndr) una delle atlete più forti del panorama ciclistico italiano ed internazionale. Quello della trentina della Val di Non è uno dei sorrisi più amati del nostro movimento. 

Letizia, come stai?

“Bene grazie, tutto a posto.” 

Cosa ti resta dell’oro conquistato nell’eliminazione nel velodromo di Roubaix?

“Mi resta sicuramente la consapevolezza delle mie capacità e che prima o poi tutto torna. Anche quando le cose non vanno bene, bisogna sempre saper reagire e tirare fuori il meglio.” 

Dopo la vittoria sei scoppiata in un pianto incontenibile. Quanto sono stati difficili gli ultimi due anni?

“Tantissimo. Per me è stato un periodo nero. Quelle lacrime sono dovute al fatto che dopo tanto tempo ho rivisto finalmente la luce. Ho sofferto molto. E’ stato bellissimo ritornare ai miei livelli.” 

Chi ti è stato vicino nei momenti difficili?

“Poche persone: la mia famiglia, il mio ragazzo Alessandro, Dario Broccardo, Manuel Quinziato e Rossella Callovi. A loro devo il mio ‘grazie’ più grande.” 

Sei stata spesso criticata. Come hai risposto agli haters?

“Alla fine quando ti esponi è normale ricevere critiche. Io vado avanti per la mia strada, credendo sempre nei miei sogni. Accetto le critiche e vado avanti.” 

Sei scaramantica? 

“No, ma credo molto nella fede e quindi spesso prima delle gare faccio qualche preghiera e il segno della croce.” 

Ti dispiace non lavorare più con Dino Salvoldi o pensi che un cambio possa fare bene al gruppo?

“Mi dispiace sicuramente perché Dino è una persona che porto con me da sempre. Penso anche che un cambio possa fare bene a tutto il gruppo, Villa è un grande professionista e lavorare con la Nazionale maschile sarà per noi di grande aiuto e stimolo.” 

La coppia Paternoster-Balsamo può giocarsi l’oro a Parigi nella Madison?

“E’ sicuramente un grande sogno che ho nel cassetto. Anche su strada siamo in squadra insieme e questo ci servirà per conoscerci meglio e creare più sintonia.” 

Che rapporto hai con Elisa?

“Un rapporto professionale, credo molto nelle sue capacità ed è una ragazza che stimo.” 

Nella corsa a punti, a volte, sembra che voi azzurre facciate più fatica rispetto a britanniche e olandesi in termini di resistenza. E’ un fattore su cui state lavorando?

“Sì, stiamo lavorando molto in questa direzione. L’esperienza conta molto e quindi crescendo impareremo sempre di più.”

Su strada non sei ancora riuscita a mostrare il medesimo potenziale della pista: cosa ti manca per diventare vincente anche in quel contesto?

“Allenarmi di più su strada e fare esperienze. Da quest’anno infatti cercherò di dedicarmi di più alla strada in modo tale da mettere nelle gambe più chilometri e vedremo dove riuscirò ad arrivare.”

Quali sono gli obiettivi per questa stagione?

“Imparare molto, fare esperienza e ho il sogno di vincere qualche corsa anche su strada.” 

Quale consiglio daresti alle giovani ragazze che vogliono avvicinarsi a questo sport?

“Di continuare a credere nei loro sogni anche quando le cose non vanno bene e di ricordarsi sempre che alla fine la vita è una ruota che gira, per tutti. Gli alti e bassi ci saranno sempre e poi di divertirsi, questo è il vero segreto.” 

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