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Matteo Berrettini: “Alcaraz è caldo e aggressivo, vivo per partite così. Un sogno? La Finale di Wimbledon contro mio fratello”

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Matteo Berrettini ha sconfitto Stefan Kozlov al secondo turno degli Australian Open 2022. L’azzurro si è imposto in quattro set sul cemento outdoor di Melbourne e ha così guadagnato il biglietto per il terzo turno, dove se la dovrà vedere con il quotato spagnolo Carlos Alcaraz: sarà davvero un match da urlo per il numero 7 al mondo, che dovrà alzare l’asticella se vorrà avere la meglio sull’iberico e proseguire la propria avventura nel primo Slam della stagione.

Il romano non è stato impeccabile oggi contro lo statunitense, lasciando per strada la seconda frazione contro un rivale sulla carta parecchio inferiore a livello tecnico e tattico. Alla lunga sono comunque emerse le doti del finalista di Wimbledon, che ha prevalso col punteggio di 6-1, 4-6, 6-4, 6-1. Il 25enne si è presentato in conferenza stampa e ha analizzato la prestazione odierna, dando anche un occhio al futuro.

Matteo Berrettini è parso soddisfatto della prestazione: “Oggi credo di aver espresso un buon livello nei momenti importanti, ho lavorato in modo positivo durante la pre-season quindi mi sento bene. Ogni match ti porta a giocare in un certo modo, ma la fiducia per fare bene c’è. Il prossimo match sarà più difficile di questo, ma anche i due avversari precedenti mi hanno messo in difficoltà per alcune caratteristiche di gioco. Comunque sono contento della mia forma e di aver raggiunto il terzo turno di uno Slam un’altra volta”.

Australian Open 2022, Matteo Berrettini chiude la pratica Kozlov in quattro set, ora Alcaraz al terzo turno

Tra due giorni si tornerà in campo per la grande sfida ad Alcaraz, facendo riferimento anche allo scontro diretto perso lo scorso anno a Vienna: “Innanzitutto conto sul mio tennis. Inoltre io sono un giocatore che tende a conoscere meglio gli avversari giocandoci contro più volte. Quella partita si è decisa su pochi punti nonostante lui stesse giocando ad un livello pazzesco, soprattutto nel primo set. Sono rimasto agganciato al match pur non giocando la mia miglior partita. Lui è aggressivo e si muove bene, ma sento che le caratteristiche di questo campo mi danno la possibilità di fare bene: è uno dei giocatori più caldi, lo sappiamo, ma si vive e ci si allena per giocare partite così, quindi sono pronto“.

Matteo Berrettini parla anche di un suo sogno: “Mi piacerebbe giocare la finale di Wimbledon contro mio fratello! È tanto che non gioco contro Rafa, ma ogni partita è difficile, il livello medio si è alzato parecchio secondo me”. C’è spazio anche per una battuta su Djokovic: “Sicuramente è diverso senza Novak, è il migliore del mondo e ha vinto gli ultimi tre Slam, quindi sì, le cose sono diverse ma io devo concentrarmi su Carlos“.

Foto: Lapresse

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