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Motocross, Mattia Guadagnini: “Voglio giocarmi il Mondiale MX2 con Geerts e Vialle. Punto alla MXGP”

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Reduce da un 2021 strepitoso, Mattia Guadagnini è al momento il giovane talento più interessante del motocross italiano. Il 19enne veneto si appresta ad affrontare quest’anno con GasGas la sua seconda stagione a tempo pieno nel Mondiale MX2, in attesa di provare il grande salto nella classe regina MXGP nel giro dei prossimi due-tre anni.

Nella sua stagione da rookie, Guadagnini ha chiuso il campionato in quarta posizione assoluta vincendo due Gran Premi (a Maggiora e a Loket) e portando a casa complessivamente tre successi di manche. Il momento più bello del suo 2021 è arrivato però a Mantova, in cui ha fatto parte del terzetto azzurro (insieme a Tony Cairoli e Alessandro Lupino) capace di regalare all’Italia il primo Motocross delle Nazioni dopo 19 anni di attesa.

A meno di un mese dal primo round del Mondiale Motocross 2022, in programma a Matterley Basin dal 19 al 20 febbraio, il nuovo portacolori della GasGas ha ripercorso le tappe principali della scorsa stagione proiettandosi poi verso il suo secondo campionato in MX2.

Mattia, innanzitutto come stai e come procede la preparazione invernale verso il debutto stagionale nel Mondiale MX2?

Sta andando tutto bene. Quest’anno è stato un po’ particolare perché abbiamo finito la stagione molto tardi e abbiamo ricominciato molto presto, quindi il tempo in mezzo non è stato tantissimo. C’è stata davvero poca pausa, abbiamo ricominciato quasi subito gli allenamenti e anche i primi test sulla moto. Le prime settimane sono servite per riprendere un po’ il feeling e per ricominciare a girare, adesso invece siamo a pieno regime e stiamo facendo gli ultimi ritocchi per l’inizio della stagione“.

Quest’anno gareggerai per la GasGas: quali sono le tue prime impressioni dopo aver provato la moto in vista dei primi appuntamenti del campionato?

È stato un piccolo cambio. La squadra (il team De Carli, ndr) è sempre la stessa, le persone sono le stesse e anche la moto è quasi uguale. C’è stato solo un cambio di colori, più che altro di immagine. Comunque la nuova moto è molto bella. Abbiamo fatto i primi test e mi sto trovando molto bene. Abbiamo fatto ancora qualche passo avanti rispetto alla moto dell’anno scorso, che andava già molto bene. Mi trovo davvero benissimo con la squadra e con la moto, quindi sta andando tutto per il verso giusto e speriamo di continuare così“.

Facciamo un passo indietro adesso. Nel 2021 hai concluso al quarto posto il Mondiale MX2, vincendo due GP e tre manche totali. Come giudichi la tua stagione da rookie?

“È stata una stagione molto positiva. Un po’ di alti e bassi, ma di sicuro non mi aspettavo di fare così bene già al primo anno nel Mondiale. Arrivando dall’Europeo non avevo ben chiaro cosa potessi fare, anche perché mi ritrovavo con una nuova squadra ed una nuova moto in una categoria che ha molti piloti forti. Già dall’inizio però ho visto che il mio passo era molto buono. Ho cercato di sfruttare le prime gare per prendere confidenza con la nuova categoria, e già nel secondo GP ho vinto una manche. Mi sentivo bene e lì ho capito che potevo stare davanti con i primi. Sono salito sul podio nella seconda tappa e nella terza sono riuscito a vincere il mio primo GP, quindi sicuramente è stato un inizio molto al di sopra delle mie aspettative. Poi ho sempre continuato a stare nella top5, con qualche calo durante la stagione per delle difficoltà su alcune piste. In generale ho fatto un po’ fatica a mantenere la concentrazione ed il livello per tutto il campionato, perché comunque era la mia prima stagione con così tante gare. Prima ero abituato all’Europeo, in cui si disputavano 8-9 prove. Come prima esperienza nel Mondiale l’ho sentita parecchio, quindi già il 2022 penso sarà molto più facile. Comunque non avrei mai pensato di riuscire a finire quarto il campionato, quindi sono molto contento di come è andata e sicuramente mi ha dato tanta carica per provare a fare ancora meglio quest’anno“.

Lo scorso settembre hai disputato inoltre il tuo primo Cross delle Nazioni, svolgendo un ruolo da protagonista nello storico trionfo dell’Italia davanti al pubblico di Mantova. Qual è il ricordo più nitido che conservi nella tua memoria di quel weekend?

È stato un bellissimo weekend. Già per me rappresentare la mia Nazione era un sogno che avevo da quando ero bambino. Ho sempre guardato questa gara, che era un po’ più speciale delle altre. L’anno scorso si è presentata l’occasione perfetta, con una gara in Italia e durante l’ultima stagione di Tony. Correre e poter essere in squadra con Cairoli e Ale Lupino è stata una bellissima esperienza. Poi ovviamente vincere dopo tutti questi anni che l’Italia non riusciva ad aggiudicarsi il trofeo delle Nazioni – per giunta a Mantova e al mio esordio – è stato veramente bellissimo e non avrei potuto chiedere di più. Emotivamente è stato difficile, perché come prima esperienza sentivo la responsabilità di far bene. La situazione era complessa anche dal punto di vista delle condizioni meteo, con la pista molto difficile era facile fare un errore. Ho cercato di restare il più concentrato possibile e alla fine ho portato due buoni risultati per la classifica finale. Sicuramente ricorderò la mia gara, perché ho cercato di dare il massimo per conquistare il miglior risultato possibile per la squadra. Poi alla fine della terza manche, che correvano Alessandro e Tony, è stata una liberazione perché vederli gareggiare dai box senza poter fare più nulla è stata una sofferenza. Alla fine vincere per un punto è stata una gioia incredibile“.

Anche se in un contesto abbastanza particolare con le classi miste, hai dimostrato di poter tenere testa anche a diversi piloti della MXGP. Quelle prestazioni ti hanno dato morale nell’ottica di un futuro prossimo nella classe regina?

Beh certamente. Sicuramente correre tutta la stagione con dei piloti nella 250 e poi ritrovarsi in una gara in quelle condizioni – contro piloti più forti e con una cilindrata diversa – è stato impegnativo ma anche bello e motivante. Comunque ho fatto due buoni risultati considerando le categorie miste e sicuramente è stato un buon punto di partenza. Quella gara è stato un riferimento importante: mi ha fatto capire che il mio livello è abbastanza alto e continuando a lavorare in questa direzione posso arrivare a buoni risultati anche in un futuro nella MXGP. Ora ci concentriamo su questa stagione, poi si vedrà. Non so se l’anno prossimo o tra due anni, l’obiettivo è salire di categoria e passare alla MXGP. Lì conta davvero tutto, perché il livello è altissimo e quindi ci sarà da fare ancora di più, ma io sono qua per questo“.

Quali sono gli aspetti in cui pensi di avere ancora grandi margini di miglioramento per provare a puntare al titolo mondiale in MX2 nel 2022?

Avendo già fatto un anno di esperienza, voglio puntare ad essere più costante durante tutta la stagione. L’anno scorso ho fatto delle gare molto buone, poi altre molto brutte. Questi alti e bassi non aiutano nella classifica generale del campionato. Nelle manche che sono andate male ho perso davvero tantissimi punti, che alla fine mi hanno tolto dal podio del campionato. Su 20 GP ci sta che qualche gara non vada benissimo, però voglio lavorare sul cercare di diminuire il più possibile gli errori. Se anche dovessero esserci delle gare negative, cercherò di farle andare meno male possibile. Puntiamo al titolo, il livello è alto però voglio dare il massimo“.

Tom Vialle e Jago Geerts sembrano sulla carta gli avversari più temibili nel prossimo Mondiale MX2. Il tuo obiettivo può essere quello di chiudere sul podio della generale a fine 2022?

Ovviamente il sogno sarebbe quello di vincere il Mondiale, però non sono l’unico ed il livello è alto. Io cercherò di fare il meglio possibile, già a partire dalla preparazione. Sicuramente anche il podio sarebbe un risultato molto positivo. Geerts e Vialle saranno i due avversari più forti, perché lo sono stati già nel 2020, poi l’anno scorso hanno avuto qualche problema ma hanno chiuso comunque nella top3 a fine campionato. Ci sono altri piloti forti, ma credo che saranno loro due i miei principali avversari. L’obiettivo è quello di essere almeno sul podio, poi se ci sarà l’occasione di essere lì davanti cercherò di vincere“.

Foto: MXGP.com

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